Tutti i pezzi del domino di Paolo Galimberti
Tutti i pezzi del domino Tutti i pezzi del domino (Segue dalla 1" pagina) be stata una mossa prematura, allo stato dell'inchiesta, ed estremamente pericolosa: comunque, ih diplomazia è veramente l'ex trema ratio. Ma se le accuse ai bulgari per l'attentato al Papa saranno confermale e precisate nello sviluppo dell'inchiesta, le rappresaglie diplomatiche, secondo altissime fonti diplomatiche da noi consultate al di qua e al di là del Tevere, potrebbero essere assai più pesanti con conseguenze allarmanti non solo per i rapporti bilaterali Italia-Bulgaria e Vaticano-Bulgana, ma per l'Intero quadro delle relazioni Est-Ovest. L'Italia, secondo gli esperti della Farnesina, potrebbe essere costretta a rompere davvero i rapporti con la Bulga^ ria, ma anche a raffreddare considerevolmente quelli con l'Urss. La Segreteria di Stato del Vaticano sta seriamente valutando, come ipotesi di laivero, di abbandonare la Conferenza per la sicurezza e là cooperazlone In Europa in corso a Madrid. 'Come po¬ tremmo continuare a trattare con chi fosse fondatamente indiziato di aver voluto l'assassinio del Capo del nostro Stato?*, dicono preoccupati in Vaticano. Ma molti esperti si chiedono se un eventuale abbandono del Vaticano non segnerebbe la fine della Conferenza stessa, e quindi un cólpo mortale al già vacillante processo di distensione. La prova accertata di un complotto ordito dall'Est sarebbe infatti la prova definitiva che i sovietici e 1 loro alleati non hanno alcun rispetto per gli accordi sottoscritti nel 1975, a Helsinki, dallo stesso Leonid Breznev. La reazione a catena sarebbe certo disastrosa per quella distensione, che si cerca ora di resuscitare dopo la morte di Breznev. Già in questi giorni, come ha osservato l'Economist, è bastato 'il fantasma del sospetto* ohe viene dall'I talla per minare l'immagine rassicurante di sé, che Jurij Andropov cerca di trasmettere all'Occidente ricorrendo anche ad abili operazioni cosmetiche: ad esempio, facen¬ do circolare la voce che egli fosse contrario, da capo del Kgb, all'intervento in Afghanistan, cosi come, a suo tempo, fu detto a Mosca che Breznev si era opposto all'invasione della Cecoslovacchia. Ma, soprattutto, come osserva uno dei maggiori esperti vaticani di Europa Orientale, se *il fantasma del sospetto diventasse sostanza*, l'effetto di ritorno più destabilizzante potrebbe aversi proprio nei Paesi dell'Est: non soltanto in Polonia, dove il sospetto ha sempre covato, ma anche nelle altre province dell'impero sovietico, dove forse 1 credenti potrebbero non accettare passivamente chef loro governanti, o i loro protettori, siano stati coinvolti in un complotto cosi terribile. E già le radio occidentali, tanto ascoltate, hanno cominciato ad Insinuare il dubbio. Paolo Galimberti ROMA — L'Inps comunica che il 31 dicembre scade il termine per verscre l'acconto del ■contributo di malattia dovuto per l'anno 1982 da parte dei cittadini non mutuati.
Persone citate: Breznev, Jurij Andropov, Leonid Breznev
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