Il giudice di Ezio Mauro

Il giudice Il giudice (Segue dalla 1* pagina) Il giorno dopo, il ministero degli Esteri convoca l'ambasciatore bulgaro in Italia. Ma Ajvazov è già partito per Sofia.-Violando la prassi, è rimpatriato senza "notificare al nostro governo la «fine missióne»'. L'ambasciatóre si giustifica sostenendo che Ajvazov è rientrato in patria solo temporaneamente per chiudere la contabilità dell'ambasciata. Ma in ogni caso, la Bulgaria non ha nessuna intenzione di accogliere la richiesta italiana. Ma sul caso Ajvazov c'è un'altra versione: secondo alcune fonti, sarebbe stato lo stesso governo italiano a mettere 11 bulgaro di fronte ad una drastica alternativa: o rinunciare allo status diplomatico, per essere interrogato e rispondere alle accuse del magistrato, oppure andarsene dall'Italia, visto che ai sensi della convenzione di Vienna del 1961 anche 1 tecnici amministrativi delle ambasciate non possono essere sottoposti ad arresti, né a fermi. Cosi, Ajvazov se ne va. Il giudice istruttore si vede efuggire la pedina forse più importante. Due giorni dopo, il 25 novembre, arresta Serghej Antonov. Restano alcuni interrogativi: perché il Parlamento non è stato informato? Per rispettare il segreto istruttorio, e non compromettere gli sviluppi dell'inchiesta, dicono le nostre fonti, vicine alla presidenza Spadolini. E perché nel caso di Teodor Ajvazov—davanti alle contestazioni del giudice—non si è ricorsi all'espulsione? Ezio Mauro

Persone citate: Spadolini

Luoghi citati: Bulgaria, Italia, Sofia, Vienna