La bulgarlan connection monopolizza tutti gli incontri di Shultz in Italia di Tito Sansa

La bulgarlan connection monopolizza tutti gli incontri di Shultz in Italia La visita del segretario di Stato americano in un delicato momento La bulgarlan connection monopolizza tutti gli incontri di Shultz in Italia Colombo conferma la «grave preoccupazione del governo» - «Se i dati elle abbiamo dovessero essere confermati, non mancheremmo di parlarne con gli alleati» - L'ospite: «Non mi sembra opportuno fare congetture» - Un «tema d'obbligo» anche con Pertini - Ha parlato di Polonia con il Papa, «massimo esperto vaticano in materia» ROMA — La bulgarlan connection, l'attività dei servizi segreti di Sofia in Italia, è stato il filo conduttore delle conversazioni che il segretario di Stato americano Shultz ha avuto ieri a Roma con il presidente Pertini, con Papa Giovanni Paolo II. con il presidente del Consiglio Fanfani e con il ministro degli Esteri Colombo. Lo si deduce da indiscrezioni trapelate dal Quirinale, lo hanno detto esplicitamente 1 due ministri degli Esteri durante una conferenza stampa, dopo un lungo colloquio di quasi due ore. Dopo avere detto genericamente che tra i temi della giornata vi era stato quello del 'terrorismo internazionale*. Colombo ha dichiarato die il governo segue «non solo con il massimo scrupolo, ma anche con grande preoccupazione l'evoluzione di questa situazione... Oggi possiamo giudicare solo in base a dati non completi e non del tutto confermati. Il giudizio politico ci riserviamo di darlo allorquando avremo in nostro possesso tutti i dati necessari, e soprattutto confermati quelli che abbiamo sino a questo momento. Non manchiamo comunque di giudicare molto grave questa situazione*. Guardando Shultz, che gli sedeva accanto e annuiva con il capo man mano che l'interprete traduceva le sue parole, Colombo ha sillabato: 'Qualora i dati che emergeranno dovessero corrispondere a ciò che in questo momento sì preannuncia soltanto, certamente l'Italia non mancherebbe di riflettere sulle conclusioni da trarre*. Il ministro degli Esteri ha poi aggiunto (ed è stato l'unico argomento sul quale si è dilungato): «Si è parlato di questo problema con il segretario Shultz. Cosi se i dati, come ho detto, dovessero essere confermati e allargali nella loro portata, non mancheremmo di parlare an¬ clehdcdnmsarlcato«nfi che di questo con i nostri al leali della Nato*. A questo punto, qualcuno ha chiesto al nostro ministro degli Esteri se l'informazione che il governo di Roma inten^ de dare agli alleati della-Nato non sottintende implicita' mente anche una corresponsabilità sovietica nella bulgarlan connection. E Colombo, cauto e diplomatico, ha evitato l'insidia, rispondendo che «non necessariamente si verifica quello che lei dice. Vi può essere un problema die interessa uno dei Paesi del Patto di Varsavia e in quanto tale se ne può parlare con gli altri Paesi della Nato perché riguarda un tema su cui abbiamo sempre avuto scambi di opinioni*. A togliere ogni dubbio, il ministro degli Esteri ha concluso: 'Non l'autorizzerei a trarre alcuna conclusione che vada nel senso da lei indicato*. A sua volta Shultz ha preso la parola sul tema, dicendo: «Non mi sembra conveniente fare congetture su questo argomento... nel senso che si tratta di un'indagine in svolgimento, molto seria, con implicazioni assai gravi; dato questo, noi ci limiteremo semplicemente ad attendere l'esito delle indagini sulle quali il governo italiano terrà a informarci*. Su un'eventuale collaborazione dei servizi segreti Usa con la magistratura italiana, Shultz non ha detto alcunché. Silenzio assoluto del segretario di Stato anche sul suo incontro con il Papa (svoltosi senza Interprete). 'Ovviamente*, ha detto un portavoce, Shultz e 11 Pontefice hanno parlato non soltanto della Polonia dopo il discorso di Jaruzelski. ma anche delle indagini sul terrorismo del quale Giovanni Paolo II sarebbe dovuto cadere vittima. Sulla Polonia, il segretario di Stato ha detto soltanto: «Aron sarebbe appropriato citare le parole del Papa*. Ma ha fatto intendere che il tema era stato dibattuto a fondo, citando il segretario di Stato cardinale Casaroli, secondo il quale egli aveva parlato con 'Il massimo esperto vaticano di questo argomento*. Con il presidente della Repubblica Pertini il terrorismo internazionale è stato 'tema d'obbligo*, hanno fatto sapere persone al seguito del segretario di Stato. Pertini, è stato messo in evidenza da parte americana, già nel 1979 aveva accennato alle centrali estere del terrorismo italiano; Di fronte al clamore suscitato anche all'estero dalle rivelazioni sull'attività spionistica bulgara, tutti gli altri temi trattati durante l'intensa giornata romana di Shultz hanno perso di interesse. Shultz, che ieri ha compiuto 62 anni,- aveva festeggiato 11 compleanno la sera dellp. vigilia con una cena offertagli da giornalisti americani al seguito in un locale caratteristico della capitale. Era stata una serata di scherzi, culminati nell'arrivo di una serie di finti telegrammi da Washington In mattinata, dopo una conversazione fuori programma con Colombo (temi le relazioni Est-Ovest e il Medio Oriente), Shultz ha fatto visita a Fanfani. Sul contenuto non è stata fatta alcuna dichiarazione. Tito Sansa Città del Vaticano. Il segretario di Stato americano George Shultz ricevuto in udienza privata da Papa Giovanni Paolo 11