Se l'artista è un cinico il critico che cosa è? di Renato Rizzo

Se l'artista è un cinico il critico che cosa è? BONITO OLIVA ALLE CONFERENZE DELL'ACI Se l'artista è un cinico il critico che cosa è? TORINO — Qualcuno lo ha definito \'»enfant prodige» della critica d'arte italiana, ma lui, in una recente intervi-i sta, ha ribaltato su sé l'ironia con cui, solitamente, usa graffiare gli altri: «Quand'ero bambino ero proprio un enfant prodige. Oggi sono solo un prodige». Qualcuno lo considera un po' istrione e un po' genio. Achille Bonito Oliva, 40 anni, professore di Istituzioni di Storia dell'Arte all'Università di Roma, cercando una definizione di sé sceglie, ancora provocatoriamente, quella di «cane da tartufi»: 'Mi piace quest'immagine perché tutta la vita è una ricerca delle nostre radici». Ieri pomeriggio ha parlato al Venerdì letterari dell'Associazione culturale italiana al Carignano ripercorrendo, davanti ad una platea gremita e vivace. 1 passi che l'hanno condotto ad essere 11 teorico della transavanguardla. Un cammino intellettuale che parte da lontano, dalle radici (appunto) del manierismo cinquecentesco per cogliere, attraverso un'analisi sociale, politica, estetica e filosofica, singolari analogie con l'ambiente artistico d'inizio secolo. Momento di sintesi di queste affinità, l'.ideologia del traditore»: -Traditore, spiega Bonito Oliva, è l'artista che si trova al centro d'un mondo in crisi e che, sentendosi staccato da questo contesto, lo tradisce rifiutandolo. Un tradimento che non si esplica in un rapporto frontale (sarebbe da rivoluzionario) ma vive nella riserva del linguaggio, nel dis¬ senso silenzioso. Ed ecco, ad esempio, autori come il Parmigianino o il Primaticcio drammatizzare la prospettiva dei maestri Mlclielangelo, Raffaello e Leonardo, decentrarla, renderla asimmetrica e complessa come il mondo in cui vìvevano e che era impastato di crisi sociale, religiosa, scientifica, economica». Il XX secolo, secondo il critico, è nato all'insegna di questa consonanza di turbamenti: la teoria della relatività, la psicanalisi, il fosco pensiero di Heidegger in base al quale />. -n «il terribile è già accaduto». E cosi il «traditore-artista» si trasforma da patetico (In quanto partecipe del pathos del suo mondo in crisi) a cinico: »La transavanguardia, os serva Bonito Oliva, nasce quando l'ottimismo della r.eoavanguardia è messo in ginocchio dalla constatazione che quella che doveva essere l'arte del futuro s'era trovata senza futuro. E nasce rendendosi conto che non esistono certezze culturali cui appoggiarsi, ma solo la possibilità di mediare le tradizioni». Queste considerazioni trat tate nel saggio Ideologia del traditore (ed. Feltrinelli), giunto, ormai alla terza edizione, e nel volume di prossima pubblicazione presso Politi, Transavanguardia internazionale, hanno fatto muovere al critico l'accusa di voler essere a tutti 1 costi un protagonista: 'La critica d'arte negli Anni 70 era afflitta da un complesso di inferiorità dovuto alla certezza che l'arte vantasse un primato sulla critica stessa. Io rifiuto d'essere oregario dell'artista esattamente come mi oppongo ad esserne l'angelo custode. Sono un suo compagno di strada. E dico strada per contrapporla agli spazi asettici da cui, sovente, certa critica parla». Aggiunge: «Con il '68 s'era sepolta la meritocrazia, s'era fatto del colonialismo culturale. Dovere della critica, invece, scegliere ad uno ad uno gli artisti, selezionarli. Si tratta di giungere ad una campionatura piuttosto che ad una generica documentazione». Renato Rizzo

Persone citate: Achille Bonito Oliva, Bonito Oliva, Heidegger, Politi, Primaticcio

Luoghi citati: Torino