Londra ricorre alla legge antiterrorismo e vieta la visita di due politici Ulster

Londra ricorre alla legge antiterrorismo e vieta la visita di due politici Ulster Dopo la strage di Ballykelly, Finvito rivolto dal leader laborista del Consiglio Comunale Londra ricorre alla legge antiterrorismo e vieta la visita di due politici Ulster DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE BELFAST— Acque agitate fra Inghilterra e Irlanda del Nord, mentre in una cornice di rabbia e di impotenza si concludevano i funerali delle 16 vittime della strage alla discoteca di Ballykelly. Quei morti, assieme agli oltre 40 feriti tuttora ricoverati, rischiano però adesso di trovarsi scavalcati dalla tempesta politica, nell'aria ormai da giorni, scoppiata mercoledì sera con sorprendente violenza. All'origine dello scontro tra Londra e Belfast, di certo il più grave per i rapporti bilaterali nell'ultimo decennio, si colloca il controverso invito rivolto la scorsa settimana dal leader del Consiglio comunale londinese, 11 laborista Ken Livlngstone, a due esponenti del Sinn Fein (emanazione politica dell'Ira irlandese) a recarsi nella capitale. I due, Gerry Adams, membro di pùnta nell'esecutivo àeìì'Irish Republican Party, e Danny Morrison, eletto in ottobre nelle liste degli oltranzisti cattolici all'Assemblea regionale irlandese (non ha tuttavia accettato di prendere possesso del seggio vinto allo Stormont in segno di protesta antinglese) avrebbero dovuto incontrarsi a Londra con la direzione del Great City Council, e forse con alcuni deputati laboristi alla Camera dei Comuni nel tentativo di chia. .re i termini della piattaforma programmatica dell'Ira ed eventualmente splanare la strada ad un accordo per la soluzione dell'annosa vertenza con l'Ulster. La sortita di Livingstone, benché ovviamente non fosse piaciuta al primo ministro signora Thatcher X'Un invito offensivo e inaccettabile», aveva detto la «signora di ferro») e tantomeno all'ala moderata della sinistra britannica ('Il solito colpo a sensazione di "Ken il rosso"», è stato il commento del capo dell'opposizione Michael Foot), pareva tuttavia dover restare circoscritta nell'ambito della polemica fra conservatori e laboristi quando è sopravvenuto l'eccidio di lunedi notte, nel quale sono morti 11 soldati del corpo di spedizione britannico e 5 civili. E' esploso cosi il dilemma: è giusto discutere con i «mandanti morali dei terroristi», l'etichetta che l'opinione pubblica inglese ha appiccicato al ■Sinn Fein? Da ogni parte, sulle colonne dei quotidiani e nelle decine di «comizi volanti» organizzati in gran fretta da conservatori, laboristi, liberali e socialdemocratici, si è levato il coro delle sollecitazioni rivolte a Livingstone: 'Rinunci per il momento all'iniziativa, è inopportuna: Se ne riparlerà quando l'atmosfera sarà meno avvelenata, oltretutto i due invitati non sembrano neppure i plenipo- tenziart ufficiali dell'Ira*. A nulla è servita nemmeno l'aperta sconfessione espressa con insistenza da numerosi militanti del partito: Livingstone ha annunciato che non si sarebbe tirato indietro (»Non sono un pagliaccio»), ed è toccato al governo intervenire, con una decisione senza precedenti. Il ministro degli Interni, William Whitelaw, appellandosi alla legge antiterrorismo del 1966, ha intimato ai due uomini politici irlandesi di «non attraversare il mare d'Irlanda e non mettere piede sul territorio metropolitano», consegnando loro l'ordine di 'esclusione» »Un gesto ipocrita-; ha.subito commentato Morrison. »Il decreto cui fa riferimento il ministro riguarda persone sospette di aver svolto attività terroristiche. Ebbene, lo invito a dimostrare che sono un fuorilegge, e se cosi fosse, non capisco perché mi viene impedito di andare a Londra mentre posso circolare Invece liberamente per le strade di Belfast, città che, fino a prova contraria, fa parte del Regno Unito». Ancora più accesa la reazione dell'altro «escluso Adams: 'Quel Whitelaw mi fa proprio ridere. Pensare che fu lui in persona, esattamente dieci anni fa, à farmi venire segretamente a Londra per un colloquio, tirandomi fuori dall'internamento». L'ultima parola per ora spetta a Belfast. Ieri, nella sede del partito repubblicano a Sebastopol Street, il Fein ha annunciato di aver' invitato Livingstone a venire nell'Ulster. ('Non possiamo sciupare qualsiasi occasione di porre fine al bagno di sangue che affligge le sei contee settentrionali»): una contromossa piuttosto abile, accettata nel giro di poche ore. Resta da vedere se anche a Livingstone verrà impedito di spostarsi da un capo all'altro dei Paese con un provvedimento restrittivo che avrebbe implicazioni gravissime incidendo in profondità sul principio sacrosanto della phracij. A Londonderry intanto le forze speciali del Ruc, 11 Royal Ulster Constabulary, hanno assegnato 40 dei migliori agenti all'indagine sulla strage di Ballykelly, che ha portato a 2264 il numero del morti nel 13 anni della guerra civile irlandese. Dei responsabili e degli autori dell'attentato, appartenenti all'Ini a. la fazione più oltranzista dell'Ira, finora nessuna traccia. Piero de Garzarolli