Andreotti : c'è qualcosa di losco nelle voci e accuse contro di me di Ezio Mauro

Andreotti : c'è qualcosa di losco nelle voci e accuse contro di me Intervista con l'esponente de sulle dichiarazioni di Clara Calvi, la P2, il nuovo governo Andreotti : c'è qualcosa di losco nelle voci e accuse contro di me ROMA — Onorévole Andreotti, che cosa risponde alla vedova di Roberto Calvi, che parla di lei .come del vero capo della P2? «Che sarebbe un argomento quasi divertente, se non ci trovassimo in uh contesto complesso e triste. E' un po' come ritenermi dignitario del Ku Klux Klan o aderente ai Giovani Turchi. Non desidero però far polemiche fino a che non so che cosa abbia veramente detto la signora Calvi. Le indiscrezioni — o le im'enzioni — di alcuni goliardici (dico per dire) membri del Parlamento non possono essere prèse sul serio. Come vecchio parlamentare dico che il metodo è scandaloso e diseducativo. E forse i giornali dovrebbero essere più cauti nel farsi propalatori di queste "voci". Ricorda qualche anno fa ii chiasso sulle indiscrezioni del colonnello dell'aeronautica Saicioli? Per alcune settimane sembrò che la terra tremasse. Poi si scopri che il presunto colonnello non era che un operaio, nevrotico e burlone». — Dunque lei non ha paura delle rivelazioni di Lieto Gelli, quando finalmente parlerà? «Io ho paura di chi tace, non di chi parla dicendo il vero». — Ma ci sono altre accuse, come quella della spartizione di un miliardo di Calvi, tra lei e altri uomini politici, nel Natale di un anno fa: cos'ha da dire? «Se qualcuno si assume la responsabilità di questa affermazione lo porterò dinanzi al giudice, chiedendo una forte somma di risarcimento da destinare al Cottolengo. Certi mascalzoni meritano una lezione». — Non basta, onorevole. Clara Calvi dice ancora che tra lei e suo marito c'erano rapporti molto stretti. E aggiunge che lei si arrabbiò molto per 11 progetto del banchiere di sostituire lo Ior con l'Opus Dei come socio dell'Ambrosiano. Cosa c'è di vero? «Non ho parlato con Calvi che della sorte del Corriere della Sera e del gruppo Rizzoli, incc raggiandolo a salvaguardarne l'autonomia e l'obiettività.-Non conosco le sue questioni bancarie, né mi ha mai parlato — o altri mi hanno parlato — del rapporti con lo Ior. Non so cosa c'entri l'Opus Dei. Forse qualche imbroglione ha ingannato Calvi, ma nulla a me risulta in proposito. Ed è logico». — Ma lei ha o ha avuto rapporti politici, di affari o di mediazione con Io Ior e con Marcinkus? «Sono troppo esperto di cose delle due sponde del Tevere, per essermi mal ingerito ir. questi settori. E' una ridicolaggine». — Onorevole Andreotti, perché allora questa pioggia di accuse? Come le spiega? «Può darsi che, raggirando anche la famiglia Calvi, ci sia qualcuno interessato a nascondere la verità e alzare polvere politica. Dobbiamo scovarli ad ogni costo, perché è ora di finirla con questi metodi di sottile delinquenza. Vi sono varie forme di mafia e di lupara». — A giugno lei rivelò che Clara Carri durante la sarcerazione del marito era venuta da lei a chiedere consiglio, mentre tutti gli amici l'avevano abbandonata. Perché adesso la vedova del banchiere ha deciso di attaccare proprio lei, con accuse gravissime? ■Penso ancora che non sia vero. Quando lessi la notizia cui lei si riferisce, scrissi una lettera alla signora Calvi ed attendo una sua risposta. Io non avevo nessun obbligo verso Calvi che conoscevo appena, ma non mi sono sottratto — forse proprio per questo — all'opera di misericordia di ricevere la moglie quando lui era in carcere a Lodi, e di consigliarle un buon avvocato al di sopra di ogni sospetto». — Tra quell'incontro e oggi, è successo qualcosa, nei rapporti tra lei e i Calvi? «Da parte mia certo no, né mi risulta niente. Anzi una famiglia cosi colpita mi ha fatto tanta pena». — Uno dei suoi uomini, però, di fronte a queste accuse ha parlato di «congiura»: lei cosa ne pensa? Ezio Mauro (Continua a pagina 2 In prima colonna)

Persone citate: Andreotti, Clara Calvi, Clara Carri, Gelli, Marcinkus, Roberto Calvi, Turchi

Luoghi citati: Lodi, Roma