L'Italia richiamerà presto l'ambasciatore in Bulgaria di Guido Rampoldi

L'Italia richiamerà presto l'ambasciatore in Bulgaria Non esclusa la rottura delle relazioni diplomatiche L'Italia richiamerà presto l'ambasciatore in Bulgaria Espulso nei giorni scorsi per spionaggio un funzionario sovietico - Interrogati ancora Scricciolo e Antonov - L'ex sindacalista contro Solidarnosc? ROMA — n ministero degli Esteri si prepara a dare una .valutazione politica complessiva» sulle vicende che chiamano in causa la Bulgaria e i suoi servizi segreti. Alla Farnesina giudicano prematuro parlare della possibilità di una rottura diplomatica con il governo di Sofia, e tuttavia non viene escluso che l'Italia «trarrà le conseguenze» da quanto sta scoprendo la magistratura nelle inchieste sull'attentato al Papa, sul traffico di armi e di droga tra Turchia e Europa via Bulgaria, sul caso di spionaggio che ha come protagonista Luigi Scricciolo. L'iniziativa più plausibile a breve scadenza potrebbe essere il richiamo dei nòstro ambasciatore a Sofia. Nei giorni scorsi vi è stata un'altra clamorosa iniziativa diplomatica da parte della Farnesina: l'espulsione di un funzionario amministrativo dell'ambasciata sovietica a Roma, accusato di spionag¬ gio. La notizia, data ieri sera da un'agenzia, non è stata confermata né smentita ufficialmente dal ministero degli Esteri, 11 cui portavoce si è limltatao a dire che in questi casi «é prassi non fare commenti». Però fonti molto attendibili ci hanno confermato che il funzionario sovietico è stato effettivamente costretto a lasciare l'Italia alcuni giorni fa. E' difficile stabilire, al momento, se anche ii sovietico fosse coinvolto nelle indagini sull'attentato al Papa e sulle attività sovversive del bulgari in Italia. Tra l'altro, nello stesso giorno, pare il 7 dicembre, è stato espulso un funzionario dell'ambasciata indiana, anch'egli accusato di spionaggio. Ieri sera la Farnesina ha fatto inoltre sapere di aver già compiuto un passo ufficiale nel confronti della rappresentanza bulgara in Italia. Alcuni mesi fa la magistratura ha informato il ministero, con un atto formale, che Teodor Alvazov, funzionario amministrativo presso l'ambasciata di Bulgaria, era coinvolto nel complotto per assassinare, il Papa. Poiché Aivazov gode dell'immunità penale che gli deriva dal suo ruolo ufficiale, la Farnesina chiese alla Bulgaria di rinunciare a questa immunità, per consentire ai giudici di interrogare come imputato il funzionario. La risposta fu un secco «no». Il governo di Sofia comunicò che la richiesta era inaccettabile, in quanto non corredata da sufficienti prove di colpevolezza. Comunque, fu precisato, Aivazov era già rimpatriato. ufficialmente perché era finita la sua missione. Forse per tutelare la sua Immagine internazionale, la Bulgaria ha annunciato ieri a tarda sera che a Sofia è stato fermato dalla polizia il turco Bekir Celenk, un grosso trafficante di droga e di armi incriminato dalla magistratura italiana per l'attentato al Papa (avrebbe «ingaggiato» Ali Agca, a Sofia, offrendogli un miliardo e mezzo). In Italia, si infittiscono le Liliana Madeo Guido Rampoldi (Continua a pagina 2 In quarta colonna)

Persone citate: Ali Agca, Liliana Madeo, Teodor Alvazov