Dieci milioni di disoccupati Usa spingono il dollaro al ribasso

Dieci milioni di disoccupati Usa spingono il dollaro al ribasso Tassi di interesse e situazione economica condizionano la moneta americana i Dieci milioni di disoccupati Usa spingono il dollaro al ribasso Gli economisti attendono un calo del costo del denaro, ma Wall Street resta incerta - La «Federai» non allargherà troppo il credito per non rinfocolare l'inflazione - Contrasti per la riduzione del deficit di bilancio ' DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — La convinzione clie 1 tassi d'Interesse negli Stati Uniti siano destinati ancora a scendere a causa dell'aggravarsi della recessione è il motivo di fondo della costante flessione del dollaro. Secondo le proiezioni degli economisti, la percentuale del disoccupati, che a novembre ha raggiunto il 10,3 per cento, oltre 12 milioni di persone, supererà questo mese l'il per cento. Gli economisti scorgono i sintomi di un ulteriore calo della produzione industriale nel ridimensionamento dei settori pilota dell'edilizia e dell'automobile. A loro parere, la Riserva Federale sarà costretta ad abbassare i tassì d'interesse per incentivare gli investimenti. I capitali europei Incominceranno perciò a fare ritorno nei Paesi di origine, consentendo un apprezzamento delle loro monete. Il fenomeno dovrebbe tuttavia essere temporaneo. La Conference Board, l'equiva lente della Confindustrla in Italia, lia sottolineato che da una parte la Riserva Federale non allargherà troppo 11 ere dito, per non rinfocolare l'innazione, e dall'altra che la ripresa economica incomincerà a primavera a ritmo sostenuto. Alla fine dell'83 l'Incremento del prodotto nazionale lordo sarebbe solo del 2,7 per cento per l'anno Intero, e la disoccupazione rimarrebbe ancora molto alta, 11 9,8 per cento. Ma nell'84, proprio;] l'anno delle elezioni, gli Stati Uniti dovrebbero sperimentare un nuovo boom, con un altro afflusso di capitali europel. Il motivo per cui la Riserva Federale non dilazionerà eccessivamente, ha asserito la Conference Board, è da cercare nell'enorme disavanzo del deficit della Stato. Se esso venisse ridotto, l'Istituto centrale di emissione avrebbe maggiore libertà di manovra. Ma 1 rimedi proposti dal governo Reagan appaiono Inadeguati: essi consistono principalmente di tagli al servizi sociali, escludendo tagli delle spese militari, che sono invece le più onerose. Il deficit previsto è di circa 200 miliardi di dollari, 280 mila miliardi di lire, ed è al centro di un braccio di ferro del governo col Congresso. Un altro contra-i sto sta sorgendo su un programma di lavori pubblici per i disoccupati, proposto dal leader democratico della Ca¬ mera O'Neil, ma ostacolato personalmente da Reagan. A breve termine, un'indicazione più precisa sul dollaro e le monete europee si avrà il 20' dicembre, quando sarà messa in vendita un'ingente quantità di Buoni del Tesoro. Come un termometro, essi indicheranno la tendenza dei tassi d'interesse. Dovrebbe essere al rialzo. Ma a Wall Street la Borsa tiene un comportamento incerto. L'ultima settimana è passata tra continui alti e bassi. Ieri nella prima metà della giornata l'indice Dow Jones dei titoli Industriali era in perdita. Questo è un segno che, contro il giudizio degli economisti, gli operatòri di Borsa sospettano che i tassi d'interesse resteranno invariati. e. c.

Persone citate: Reagan

Luoghi citati: Italia, New York, Stati Uniti, Usa