Legale milanese trovato morto in un burrone

Legale milanese trovato morto in un burrone Varese: fine misteriosa di Emilio Mozzoni. 33 anni, nipote di Maria Giulia Crespi Legale milanese trovato morto in un burrone nostro servizio particolare VARESE — Emilio Mozzoni, 33 anni, discendente di una delle più note famiglie varesine e nipote di Giulia Maria Crespi, l'ex proprietaria del Corriere, è stato trovato cadavere ieri mattina verso le 11 da alcuni agenti di polizia in fondo a un dirupo nei pressi di un laghetto artificiale per l'allevamento delle trote nei pressi di Monteallegro in provincia d4 Varese: una morte misteriosa. Sul suo corpo sono state trovate ferite ed esclusioni, forse causate dalla caduta. Gli inquirenti, per ora, pensano a una disgrazia. Emilio Mozzoni, figlio del nobile don Carlo Mozzoni e nipote dell'architetto Guglielmo Mozzoni, era un noto avvocato con studio a Milano. La notizia della sua scompar¬ sa dalla Villa di Biumo Superiore (Varese) si era diffusa ieri verso le 9. Il primo flash dì agenzia diceva che era scomparso un nobile varesino. Si temeva un rapimento. Poco dopo però il cadavere del professionista è stato trovato nel bosco. E subito sono nati mille interrogativi. Dopo lunghe ore finalmente ieri sera è trapelata una versione attendibile dei fatti. Verso le 1C di domenica Emilio Mozzoni (che non è sposato) si è recato in auto al Monteallegro, assieme a due amiche, la marchesina Mariangela Medici, 31 anni e Anna Maria Bossi, di 30, di Varese. I tre hanno lasciato l'auto vicino a un ristorante per fare una passeggiata. Poco dopo, verso le 17.30. una delle due donne avrebbe lamentato un malessere, decidendo di tornare a casa. Mentre Emilio Mozzoni continuava la sua passeggiata, la marchesina e l'amica sono state costrette a raggiungere a piedi Induno Olona, un paese distante almeno 4 chilometri. Ci si domanda: perché il professionista non ha voluto aiutare la giovane che si era sentita male? Perché si è rifiutato di accompagnarla a casa in auto? Perché ha voluto continuare la passeggiata da solo? Verso le 20 la famiglia dell'avvocato ha dato l'allarme ai carabinieri. I boschi della zona sono stati battuti palmo a palmo alla ricerca dell'avvocato. E' .stata trovata la sua auto, parcheggiata nei pressi del ristorante, ma di Emilio Mazzoni, assistente tra l'altro del prof. P'ètro Nuvolone, uno dei più noti penalisti italiani, non è stata trovata traccia. Le ricerche si sono interrotte verso le 4 del mattino per poi riprendere alle prime luci dell'alba. Alle 11 un agente ha scorto il cadavere del penalista sul fondo di un dirupo. Sul posto si è recato il sostituto procuratore della Repubblica di Varese, dott. Novara che ha autorizzato la rimozione della salma. Il magistrato avrebbe poi ascoltato le due amiche. r. c. to comunque che dalla sua collezione manca il «pezzo forte»: un quadro del Canaletto, raffigurante una veduta di Piazza San Marco, dal valore inestimabile. Gli inquirenti non escludono che sia stato proprio questo dipinto l'obiettivo principale della razzia in casa Sofia, fatto che, pertanto, accrediterebbe l'ipotesi di un furto su commissione. Il quadro, che è stato tolto dalla cornice ed arrotolato, si spera con perizia e cautela, è stato sottratto per la seconda volta dall'appartamento del prof. Sofia. Il primo furto risale al 1972. Fu merito dei carabinieri del nucleo del patrimonio artistico se il Canaletto, sei anni dopo,, è potuto ritornare al legìttimo proprietario.

Luoghi citati: Induno Olona, Milano, Novara, Sofia, Varese