Vicenda Moro «Nessun mistero»

Vicenda Moro «Nessun mistero» L'avvocato dello Stato Vicenda Moro «Nessun mistero» ROMA — Nessun complotto interno o internazionale dietro il rapimento e l'omicidio di Aldo Moro; nessun «Grande Vecchio» dietro le Brigate rosse; nessun «giallo» dietro la scoperta, o la non tempestiva scoperta dei «covi» di via Gradoli e di via Montalenti. Secondo l'avvocato dello Stato Enzo Ciardulli, che ieri nell'aula del Foro Italico ha pronunciato la prima delle arringhe che concluderanno il «processo Moro», nell'intera vicenda non ci sono misteri. Dal quadro tracciato da Ciardulli, lo Stato esce assolto. Le forze dell'ordine furono colte impreparate dall'azione soprattutto perché mancò il sostegno dei servizi segreti, indeboliti dalla riforma, che per altri versi era giusta. E comunque fu colto impreparato l'intero Paese, che non aveva ancora compreso l'entità del pericolo costituito dal terrorismo, Moro poteva essere salvato? Forse si, «e a poco prezzo», risponde Ciardulli. Comunque il suo omicidio avviò il declino delle Brigaterosse.

Persone citate: Aldo Moro, Enzo Ciardulli

Luoghi citati: Roma