La vedova di Calvi ai commissari P2 «Roberto fu ucciso, scoprirò perché» di Ruggero Conteduca

La vedova di Calvi ai commissari P2 «Roberto fu ucciso, scoprirò perché» Clara Canetti interrogata nell'ambasciata italiana a Washington La vedova di Calvi ai commissari P2 «Roberto fu ucciso, scoprirò perché» DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE. WASHINGTON — *Nón scio confermerò ogni parola, ma aggiungerò altri particolari»; Clara Canetti vedova Calvi si è presentata ieri mattina, decisa come al solito, dinanzi al commissari della P2 nella sede dell'ambasciata italiana, al numero 2700 della Sedicesima, Strada, un palazzetto grigio, che sorge proprio accanto ad una costruzione maestosa e moderna, tempio della massoneria di rito scozzese. L'audizione, fissata per le 9 del mattino, ha avuto inizio con qualche minuto di ritardo ed è proseguita per l'Intera giornata. Riuniti attorno ad un tavolo ovale sistemato nel vasto salone di rappresentanza, al piano terra dell'ambasciata, 11 presidente Tina Anselmi e gli altri sette parlamentari della delegazione (mancava solo l'indipendente di sinistra Aldo Rizzo, che per motivi di famiglia ha dovuto rinviare ad oggi il suo'arrivo a Washington) hanno ripercorso insieme alla signora Calvi le cento pagine di verbale raccolte in otto giorni dai magistrati milanesi Dell'Osso e Siclari. Clara Canetti non ha avuto esitazioni, ha ribadito tutto: fatti, circostanze, personaggi, particolari, non rinunciando qua e là a chiarimenti e precisazioni. Lo Ior (la banca vaticana), i «preti» come ella stessa definisce gli addetti alle finanze di San Pietro, Andreotti, Pazienza, il governatore della1 Banca d'Italia Ciampi e il direttore generale Dlni, sono stati, ancora una volta, i bersagli preferiti. »Il quadro — ha detto—si va sempre di piùchiarendo: la responsabilità dello Ior diventa ogni giorno pili evidente e l'ingiustizia del processo e della condanna inflitta a mio marito (quattro anni per esportazione di capitali, ndr) grida ancora vendetta». Parlando di Andreotti e delle minacce rivolte al marito (particolare smentito dall'ex presidente del Consiglio) Clara Canetti ha voluto ricordare un altro episodio, «Un giorno mio marito mi disse di aver saputo da Andreotti che Qelli avrebbe voluto incontrarlo ad Hong Kong e che sarebbe dovuto andarci». Di Pazienza ha detto di trattarsi di uh tipo poco raccomandabile: 'Roberto mi disse che anche Andreotti la pensava allo stesso modo». 'Ciampi e Dlni — ha raccontato ancora la signora parlando dei vertici della Banca d'Italia — In un primo momento furono molto gentili con mio marito, negli ultimi tempi invece si mostrarono nemici spietati. Secondo mio marito era stato Gelli a far nominare i due alla Banca d'Italia dando loro disposizioni di non creare problemi all'Ambrosiano». Del comportamento che avrebbe tenuto la vedova del banchiere dinanzi alla commissione si era avuto sentore poco prima dell'Inizio dell'udienza. Clara Canetti era giunta alle 9 in punto su una station wagon color arancione guidata dal flgUo Carlo. Elegante, abbigliata con un completo pantalone con camicetta di seta color verde prugna, il soprabito in tinta raccolto sul braccio, si era avviata guidata per mano dal fi-, Ruggero Conteduca (Continua a pagina 2 In seconda colonna)

Luoghi citati: Hong Kong, Washington