Non eletto Morlino candidato proposto dalla segreteria dc di Giuseppe Fedi

Non eletto Morlino candidato proposto dalla segreteria dcPer la presidenza del Senato Non eletto Morlino candidato proposto dalla segreteria dc I senatori democristiani chiamati oggi a una seconda votazione ROMA — Per conoscere il nome del senatore de candidato alla successione di A minto re Fani ani alla presidenza di Palazzo Madama bisognerà attendere oggi. Il primo turno delle «primarie» in seno al gruppo scudocrociato si è infatti risolto con una fumata nera. Nessuno del candidati ha ottenuto 1 settanta voti necessari alla designazione. Alle 20, alla chiusura dell'urna collocata nella sede del gruppo, lo scrutinio di 131 schede ha visto Tommaso Morlino, favorito nella corsa alla presidenza e candidato della segreteria de, ottenere soltanto 55 delle 70 preferenze occorrenti. Ventiquattro sono andate a Paolo Emilio Taviani, 13 a Giuseppe Bartolomei, ben 30 sono state quelle bianche, 2 nulle; 7 voti sono divisi fra Rumor, Bonifacio, Granelli e Scardaccione. Si voterà di nuovo stamani, dalle 9 alle 12, in un clima d'incertezza se durante la notte i tentativi del capogruppo Giorgio De Giuseppe e dello stato maggiore democristiano non riusciranno a trovare un accordo unitario su una candidatura e, se non sarà, sufficiente, nel pomeriggio vi sarà un ballottaggio fra i due senatori che avranno ottenuto più voti. L'esito del primo turno ha clamorosamente sovvertito i pronostici della vigilia che affidavano a Morlino un consi¬ stente margine di consensi. Ben 30 schede bianche e 13 preferenze confluite su Bartolomei hanno rovesciato le previsioni. E' certo che i senatori de non hanno rispettato le indicazioni della segreteria, che sostiene a spada tratta la candidatura dell'attuale vicepresidente vicario. A disattenderle pare siano stati gli amici di Disagila, Donat Calti», Rumor e Forlani cui va aggiunta una nutrita pattuglia di parlamentari scudocrociati di altre correnti. Si è ripetuto, almeno in questa prima votazione, quanto avvenne per la nomina a Montecitorio del presidente del deputati de, quando la maggioranza dei votanti respinse la candidatura di Giovanni Galloni, optando alla fine per Gerardo Bianco. Nell'anticamera della sede del gruppo de. al primo piano di Palazzo Madama, le votazioni si erano aperte alle 9. Giuseppe Fedi

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