Alle spalle di svizzeri e austriaci qualche speranza per l'azzurro Mair di Giorgio Viglino

Alle spalle di svizzeri e austriaci qualche speranza per l'azzurro Mair Stamane nella prima discesa della Coppa del Mondo di sci a Pontresina Alle spalle di svizzeri e austriaci qualche speranza per l'azzurro Mair DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE PONTRE8INA — La mini-, -libera del Piz Lagalb inaugura oggi la Coppa del Mondo '83, diciassettesima nella storia dello sci moderno e probabilmente ultima nella formula attuale. La Coppa dovrebbe essere alla portata di tutti e invece non c'è alcuna probabilità per uno dei protagonisti di quest'oggi di conquistarla, visto il predominio di gare riservate agli slalomisti e il regalo delle classifiche combinate che finiscono per penalizzare una volta di piti proprio gli specialisti della velocità. D'altro canto la Coppa non è valida nemmeno per gli slalomisti.yisto che a decidere finiscono poi sempre per essere le classifiche redatte a tavolino per la combinata. Formula vecchia e superata, ■gare per;fortuna ancora belle e abbastanza inedite, specialmente in questo settore della discesa che dopo anni di stasi ha ricominciato a proporre nomi nuopi. Nella lista degli iscritti alla gara del Bernina il cinquanta per cento è all'esordio, e dentro fra i titolati, gli esperti, mettiamo pure il principino Von Hohenlohe che gioca soltanto a fare l'atleta. Certo resta anche Franz Klammer ed i nuovi hanno difficoltà a passare lui e gli altri più bravi, ma c'è comunque aria di rinnovamento Nella nuova onda noi abbiamo Michael Mair che è un bello sciatore completo di tecnica, fisico e coraggio. Non so se si potrà chiedergli in tempi brevi una vittoria, ma lui è fin d'ora fra i protagonisti assoluti e, per quel che valgono i tempi di allenamento, ieri ha chiuso al quarto posto, primo nella parte bassa del tracciato che è la più tecnica. Davanti Ila Peter Mueller, che è l'unico ad aver usato gli sci da gara, giustamente rovinandoli su una pietra, Cathomen e l'austriaco Wirnsberger, ma a sua volta precede Klammer, il sorprendente Luescher (quello che vinse la Coppa 79) e il campione del mondo Weirather. Michael detto «Afucft» (con suono duro della «c» e vago riferimento fonetico alla sua massa) è seguitonon troppo da lontano da Sbatdellotto (11°) che, da tanto tempo in squadra, ha smesso di rotolare per scivolare sugli sci anche abbastanza velocemente. Peccato che siano fuori gioco la grande speranza Oscar Delago, colpito da epatite virale, e il ritrovato Reinhard Schmalzl che si è fratturato una clavicola. La squadra azzurra è, in de- . finitiva, più che.discreta an- '. che se ci vorranno ancora parecchi anni prima di ritrovare'' valori tipo anni 72-74, quari- j do tra i protagonisti c'era cpn*1 Anzi, Besson, Varallo, Thpeni, j Stricker anche Michele Stèfà-' ni attuale responsabile della squadra di discesa. «Slamo j ancora indietro con la preparazione— dice con aria preoc- ■ cupata'il' coach azzurro — perché l'ultimo mese l'abbia-; mo, fatto senza neve. Poi ne abbiamo persi troppi per incidente; da Ohldoni che si è disfatto in màcchina, a Delago a Schmalzl. Non pretendete nessun risultato per ora. Per favorel». Accogliamo l'invito e limitiamoci a registrare the Michael Mair apprezzai molto questoitmeciato'breve, via ripido e veloce -nella parte aita, poi un po' bloccato dal diagonale dove comunque si lavora molto per le variazioni del terreno, quindi difficilissimo sti un piano tecnico per la lunga serie di curvoni che portano al traguardo. Saranno quelle otto curve a decidere. \" Giorgio Viglino i