Un quieto inverno (senza influenza) di Ezio Minetto

Un quieto inverno (senza influenza) Non arriverà, dicono gli esperti Un quieto inverno (senza influenza) Quasi a dispetto — o perlomeno si spera — di certe notizie alla tv e sui giornali, quest'anno l'influenza non ha dato ancora il minimo segno di presenza attiva, e nessun isolamento di virus influenzale è stato segnalato sia in Italia che in Europa. «E io allora — diranno in molti — che V "influenza" l'ho fatta in ottobre, con febbre e ossa rotte e tanta tosse da costringermi alla radiografia?». Virosi minori, probabimente «adenovlrus» — rispondono gli esperti — ma certamente non la vera influenza. Nel periodo settembre-ottobre — dice testualmente il Weekly Epidemiological Record dell'Oms — solo sporadici isolamenti di virus influenzali risultano in Australia, Giappone, Nuova Zelanda e Sud Africa: e gli stipiti isolati (A/Bangkok 1/79, A/Brazil 11/78, B/Singapore 222/79) sono ancor sempre gli stessi, monotonamente quelli dell'inverno scorso. Strana e imprevedibile malattia, l'influenza, sempre presente e sempre nuova — è stato detto al recente Simposio di Genova, promosso da P. Crovari — che sembra non voler rispettare né la sua ap-, prossimativa «legge del decennale», che prevede il ritorno di una pandemia ogni 10 anni circa (dall'ultima, del '68, ne son già passati ben di più) né quella della non contemporaneità di circolazione di due differenti sottotipi di virus A (che invece vanno ormai sotto braccio da almeno alcuni anni). Difficile davvero la prevedibilità biologica — ha detto G. C. Schild, direttore del National Institute for Biological Standard and Control di Londra — anche se particolare attenzione vien date, ai serbatoi animali dei virus influenzali, allo scopo di verificare se nei cavalli o suini o uccelli avvengono ricombinazioni di ceppi virali umani o animali capaci di dare il via a pericolose «varianti». Verrà, allora, l'influenza, quest'inverno, secondo quell'altra approssimativa regola che a un anno quieto (come 1*81) può far seguito a un anno inquieto? Gli esperti lascerebbero sperare di no. Il vaccino? Lo stesso dello scorso anno. A chi raccomandare la protezione vaccinica (non «contro l'influenza» ma «contro le complicazioni dell'influenza»)? 1) Ai soggetti in età infantile o adulta affetti da malattie croniche debilitanti 2) al soggetti in tarda età. specie se in reparti di lungodegenza; 3) agli addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo (specie il personale ospedaliero). Ezio Minetto

Persone citate: Brazil, Crovari, Schild

Luoghi citati: Australia, Bangkok, Europa, Genova, Giappone, Italia, Londra, Nuova Zelanda, Singapore, Sud Africa