Libano, altri scontri tra drusi e maroniti

Libano, altri scontri tra drusi e maroniti Solo a sera raggiunta una tregua Libano, altri scontri tra drusi e maroniti Tel Aviv smentisce l'uccisione di tre soldati - Rabin accusa settori del governo di voler aumentare l'impegno militare BEIRUT — Secondo la radio falangista «Voce del Libano» tre soldati israeliani sono rimasti uccisi in uno scontro con miliziani del partito socialista progressista druso (psp) di Walid Jumblalt sui monti dello Chouf, dove sono proseguiti per tutta la giornata i duelli di artiglieria tra i drusi e i cristiano conservatori. Tel Aviv ha smentito. In serata è stata stabilita una tregua. La «.Voce del Libano» afferma che ieri verso mezzogiono l'artiglieria del «psp» ha bombardato, dalle sue postazioni a Brili quelle israeliane a Mtaylle. Le truppe israeliane hanno allora risposto bombardando Brlh. Un druso, secondo l'emittente,, è stato ferito mentre tre soldati israeliani sono rimasti uccisi. Le vittime sono state caricate su un elicottero per essere trasportate in Israele. Secondo notizie di fonte libanese, il settore di Brih è stato immediatamente isolato dagli israeliani e l'accesso è proibito anche alla polizia libanese. Drusi e cristiani si sono dati battaglia con artiglieria, razzi e mitragliatrici pesanti. La recrudescenza dei combattimenti viene messa in relazione con i numerosi sequestri di persona eiiettuati dalle due parti. Le persone tenute in ostaggio sarebbero una quarantina. Le ultime vittime fanno salire a un centinaio i morti delle ultime cinque settimane nel Chouf. A Tel Aviv, l'ex primo ministro laborista Itzhak Rabin ha dichiarato di temere che in alcuni ambienti del governo si pensi di far ricorso all'esercito per realizzare obiettivi politici nel Libano. E ha cosi spiegato 11 suo pensiero: «Questi ambienti non riescono a rassegnarsi al pensiero che la campagna "pace per la Galilea" non abbia portato a un trattato di pace col Libano, come avevano annunciato a graìi voce». Rabin ha affermato che l'obiettivo più Importante in questo momento è ridurre al minimo la presenza israeliana nel territorio libanese, pur stabilendo una zona di sicurezza di una quarantina di chilometri dal confine settentrionale della Galilea. Le parole dell'.ex-premier», clic è stato capo di stato maggiore dell'esercito durante la guerra dei Sei Giorni nel 1967. erano dirette soprattutto contro il ministro della Difesa Sharon, e il capo di Stato maggiore dell'esercito Eitan. Lo scrive il «Times»

Persone citate: Eitan, Itzhak Rabin, Rabin, Walid Jumblalt

Luoghi citati: Beirut, Israele, Libano, Tel Aviv