Accordo entro stasera o banche chiuse domani Scotti pronto a mediare di Gian Carlo Fossi

Accordo entro stasera o banche chiuse domani Scotti pronto a mediare In caso di rottura aperti «sportelli sociali»? Accordo entro stasera o banche chiuse domani Scotti pronto a mediare ROMA — Trattative ad oltranza per il rinnovo del contratto nazionale dei 290.000 bancari, sotto la minaccia di nuovi scioperi nella prossima settimana, ma anche con 11 rischio per i lavoratori di una «precettazione- in massa. Si è discusso ininterrottamente da Ieri mattina a sera inoltrata e, poi, dopo una breve sospensione, durante la notte, nella speranza di superare gli scogli principali e giungere ad una conclusione positiva entro stasera. L'Àssicredito e l'Acri, che rappresentano rispettivamente le banche e le Casse di Risparmio, hanno fatto qualche «apertura» sui punti più controversi: il sindacato unitario Flb-Fabi si è mostrato più disponibile, pur ribadendo «limiti invalicabili» per quanto riguarda la modifica dell'orario di lavoro e di apertura degli sportelli. E' diffusa la convinzione che si sia giunti ad un punto di svolta, che può preludere all'accordo o, invece, ad un irrigidimento destinato ad avere seri contraccolpi. Se il negoziato dovesse fallire, 11 governo interverrà con fermezza per riallacciare il dialogo fra le parti; ma, di fronte al prolungarsi di una situazione di caos ormai insostenibile nell'intero settore del credito, non si esclude a priori anche il ricorso ad iniziative eccezionali, come la «precettazione», dato l'evidente carattere di servizio pubblico del sistema del credito. Da via Flavia, sede del dicastero del Lavoro, il ministro Scotti segue lo sviluppo del confronto, rispettoso dell'au¬ tonomia delle parti, ina pronto ad inserirsi nel caso fosse necessario. -So che le trattative dirette fra le parti — ha dichiarato 11 ministro — sono riprese alla ricerca di un necessario equilibrio finale tra l'estgenza di migliorare il servizio al pubblico e la tutela del giusto interesse dei lavoratori nel rispetto reale delle compatibilità generali. Spero, quindi, che vi sia una rapida e positiva conclusione di questi negoziati-. Scotti ha subito aggiuntò: «Ritengo, comunque, di dover confermare che una ipotesi di mediazione ministeriale sarebbe possibile solo nell'ambito della più scrupolosa accettazione preventiva della verifica dei costi rispetto ai tassi di inflazione programmata-. La discussione tra Assicredito-Acri e Flb-Fabl si è quasi esclusivamente sviluppata sui temi del salario, della contrattazione integrativa aziendale e della riduzione di orario. Il segretario generale della Fabi. Steffani, nella prima fase dell'incontro-fiume aveva sottolineato che. se le due controparti imprenditoriali intendessero dare una svolta effettiva al negoziato, dovevano abbandonare la netta chiusura dimostrata fino ad ora sul salarlo e dimostrare maggiore sensibilità sull'altro «pomo della discordia» che è quello relativo alla manovra per gli orari di lavoro. In merito al salario. Assicredito e Acri hanno manifestato una certa disponibilità, mentre sull'orario di lavoro non ci sono stati spostamenti. Proprio sulla questione dell'orario, a parte la netta opposizione della Flb-Fabi, si registra un atteggiamento meno contrario della Federdirigenti-credlto. Nel corso di un colloquio con l'Assicredlto, l'associazione dei dirigenti ha respinto -ogni eventuale riflesso negativo che possa incidere sulla struttura della prestazione lavorativa del personale direttivo-. E' impossibile, ha detto, che un funzionario dirigente in una flessibilità sia pure di un'ora possa anticipare o posticipare l'inizio e la chiusura della giornata lavorativa. Ma. poi, ha precisato che «per risolvere questo problema le aziende di credito richiederanno, secondo quanto è stato proìnesso nell'incontro, un ruolo professionale diverso, e cioè più responsabile, agli stessi impiegati che ricoprono il ruolo di capo ufficio, ritornando cosi a premiare la meritocrazia-. Intanto, nell'eventualità che gli scioperi riprendano a partire da domani, la Flb-Fabi ha approfondito la possibilità di realizzare sollecitamente «sportelli sociali» che consentano di pagare, in ogni caso, stipendi e pensioni. Le difficolta da superare sono molte, ma un tentativo verrebbe ugualmente compiuto Gian Carlo Fossi

Persone citate: Fabi, Steffani

Luoghi citati: Roma