Gli interessi non scendono potrebbero anzi aumentare

Gli interessi non scendono potrebbero anzi aumentare Ancora una «fumata nera» al Comitato dell'Abi Gli interessi non scendono potrebbero anzi aumentare Per Golzio non ci sono le condizioni per abbassare il costo del denaro ROMA — C'è il rischio che aumenti il costo del denaro se il nuovo governo accrescerà l'imposta sugli interessi bancari. E' questo l'avvertimento lanciato dal consiglio e dal comitato esecutivo dell'Associazione bancaria (Abi), che si sono riuniti ieri. L'aumento del l'imposta compare solo come Ipotesi nella versione definitiva del programma di governo. Il presidente dell'Abi. Silvio Golzio, si è rivolto in particolare al nuovo ministro delle Finanze, Francesco Forte (al quale chiederà un incontro): «Forte — ha detto — da tempo sostiene la necessità di una riduzione del costo del denaro; un ritocco dell'imposta sarebbe una misura contraddittoria». Per offrire lo stesso rendimento netto ai depositanti, l'interesse nominale dovrebbe essere superiore; e allora, dicono i banchieri, dovremmo anche rialzare gli interessi sul prestiti. Tutto questo «preoccupa fortemente». Non sarebbe giusto, secondo Golzio, tassare di più i redditi derivanti da conti in banca perché sono inferiori all'Inflazione, quindi inesistenti «in termini reali». Un documento sarà consegnato al governo. La maggiore imposta non potrebbe essere riassorbita da una diminuzione dei guadagni delle banche? L'Abi risponde di no, perché i margini di guadagno si sono già ridotti negli ultimi tempi, e il sistema bancario opera con maggiore efficienza. Secondo i dati della Banca d'Italia, nell'agosto scorso la differenza fra gli interessi medi sui prestiti e quelli sul depositi era di 11,85 punti, a novembre (cifre provvisorie) era scesa a 11,4. L'anno scorso era oltre i 12 punti. Dall'estate a oggi gli interessi sui depositi (tassi passivi, nel linguaggio delle banche) sono rimasti praticamente invariati, quelli sui prestiti sono scesi di circa mezzo punto: la media era al 25,12% in agosto, mentre in novembre si collocava attorno al 24,6%, ossia sopra il tasso massimo indicato negli stessi giorni da alcune aziende più efficienti. I banchieri sono molto preoccupati per il rialzo degli interessi dei BoT, che tornano a fare una agguerrita concorrenza ai depositi anche per 1 grossi clienti che sono in grado di ottenere alte remunerazioni. La media ponderata degli interessi sul BoT è, ora del 19,20% mentre alla fine di ottobre, momento di maggior ribasso, era del 17,87%. Anche il tasso interbancario pare su una tendenza ascendente, e cosi 11 rendimento delle obbligazioni. » Nulla quindi può far pensare a un prossimo ribasso degli interessi bancari. L'Abi sostiene invece di essersi impegnata in una azione ..energica ed efficace» per eliminare le punte alte degli interessi, quelle che vanno oltre il 26-27%. Entro il 31 dicembre, resta stabilito, tutti gli istituti di credito dovranno comunicare il loro tasso massimo sui prestiti, o «top rate». II passaggio di proprietà dell'Ibi, dal gruppo Pesenti alla Cassa delle Provincie Lombarde (Carlplo) è stata registrata con l'Ingresso nel consiglio Abl del nuovo presidente Siro Lombardinl, al posto di Franco Mattel. Tuttavia nell'esecutivo Abi resta invariato il rapporto fra Banche pubbliche e private, perché a Mattel subentra 11 presidente dell'Assbank Tancredi Bianchi. s. 1.

Persone citate: Francesco Forte, Franco Mattel, Golzio, Silvio Golzio, Siro Lombardinl, Tancredi Bianchi

Luoghi citati: Roma