Sulle Poste la valanga di Natale

Sulle Poste la valanga di Natale Sulle Poste la valanga di Natale ROMA — Come si può fronteggiare la crisi del servizio postale che si sta accentuando In questi giorni in vista delle feste di fine anno? 11 segretario generale del sindacato postelegrafonici della Cisl (Silulap), Giovanni Maria Nieddu. risponde senza esitazione: «E" giunto ormai il momento di puntare decisamente su una organica riforma, aggredendo tutte le cause di disservizio e usando anche la fantasia per trovare formule più idonee e facilmente applicabili. Tra le cause, la più seria è costituita dallo squilibrio tra la corrispondenza ordinaria e la incontrollabile valanga della stampa pubblicitaria a tariffe irrisorie, che per la sua tipologia e variabilità non può essere affidata alla meccanizzazione, ma deve essere lavorata a mano perché gli strumenti sono "tarati" solo per far fronte alla corrispondenza ordinaria». — In questo settore che cosa si può fare? — Basterebbe un po' di buona volontà, creare, come abbiamo indicato, dei "percorsi preferenziali" per la corrispondenza ordinaria e arrivare ad un adeguamento tariffarlo per quanto riguarda le stampe pubblicitarie, sia per una più giusta equivalenza tra costi e ricavi, sia per ridurne drasticamente l'abnorme afflusso. — Ciò eliminerà le code agli sportelli? «Questa è una misura che serve a razionalizzare il traffico postale per assicurare tempi certi tra inoltro e arrivo a destinazione della corrispondenza. La coda agli sportelli, invece, si può eliminare con la capillare estensione degli "sportelli polivalenti", abilitati a compiere tutte le operazioni e i servizi richiesti dalla collettività». — Quali altri servizi potrebbero essere realizzati? ..Si tratta di servizi di Bancoposta. Ad esempio: la istituzione di un assegno a copertura garantita per limitare il momento in contanti anche a fini anti-crimine; la "carta del correntista" con pagamento in tempo reale dei titoli, a servizio di tutta la clientela nei 13.000 uffici e nei 30.000 sportelli, che debbono divenire strumenti sempre più agili di servizio. Non si tratta di idee rivoluzionarle. Esse trovano già ampia attuazione in tante aziende postali degli altri Paesi. Basti pensare alla Francia, dove si pagano gli acquisti, anche nei grandi magazzini, con assegni postali». — «Quando potrà partire la riforma? «Non sono, certo, un profeta. Posso però dire che il nostro sindacato è fermamente determinato a far si che questo processo si avvìi in tempi molto brevi. E' un problema che non si può più rinviare senza che ci siano gravissime conseguenze perii Paese». g- c. f.

Persone citate: Giovanni Maria Nieddu

Luoghi citati: Francia, Roma