La storia impietosa di Empain un ex grande patron francese

La storia impietosa di Empain un ex grande patron francese A tre anni dal sequestro il brillante playboy e uomo d'affari è distrutto La storia impietosa di Empain un ex grande patron francese DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI —-Aveva tutto, il barone Empain: soldi, una bella famiglia, una posizione imprenditoriale di primo piano. Ma dopo il rapimento ha perduto quasi tutto: il suo impero finanziario, le -entrature» nel mondo politico e nella jet-society, addirittura la sua famiglia. Questo è il ritratto inedito illuminato dai riflettori della cronaca, puntati di nuovo, tre anni dopo il suo clamoroso sequestro, sul barone Edouard-Jean Empain, chiamato in tribunale per assistere al processo alla banda dei rapitori. E' una storia inconsueta e impietosa, quella del giovane barone Empain, rampollo d'una delle più ricche famiglie d'Europa, ette per nascita sembrava votato a una l'ita dorata. E così in effetti era stato fino ai 41 anni. Empain aveva avuto una gioventù brillante e sbrigliata. Bel ragazzo, sportivo, collezionava le conquiste femminili anche se si era sposato giovanissimo con un'italiana, Silvana Bettuzzi che gli aveva dato tre figli. Ai successi mondani, il barone Empain aveva abbinato, e questo era stato un risultato inaspettato per tutti, eguali successi nel campo del lavoro: il playboy si era rivelato un intraprendente uomo d'affari, era diventato il capo del terzo gruppo finanziario francese comprendente colossi come la Schneider, la Creusot-Loire con un fatturato di 36 miliardi di franchi e 132 niila dipendenti. Ma al culmine della glo¬ ria, la vita gli ha giocato un tiro mancino. Il 23 gennaio 78 viene rapito presso casa, tenuto prigioniero per due mesi in condizioni durisstme: legato con una catena al collo e a un piede. I suoi carcerieri non esiteranno a tagliargli anche un dito per spingere la famiglia o pagrore il riscatto. Ma la polizia controlla le trattative, sorprende una parte della banda durante il ritiro del riscatto. Potrebbe essere la tragedia per il barone Empain, ma la storia sembra avere invece un lieto fine: il prigioniero è liberato dai rapitori. L'apparente lieto fine cela solo per poco la realtà: il rapito è spezzato anche psicologicamente da quest'esperienza durissima. Durante il sequestro, poi, è tra¬ pelata anche la sua sfortunata mania per i tavoli da poker e i casinò. La sua -credibilità» di capitano d'industria è quindi intaccata irrimediabilmente. Il barone Empain cerca di ritrovare la tranquillità negli Stati Uniti, ma dopo qualche mese torna in Francia per riprendersi la rivincita, riconquistare il suo posto. Ma è tenuto ai margini, tutti lo sfuggono, divorzia anclie dalla moglie. Cede infine il controllo del suo impero finanziario. Oggi, l'ex grande patron dirige una piccola impresa di 15 persone che si occupa d'armamenti. Gli rimane il rimpianto del passato e l'odio inconfessato verso chi, sequestrandolo, ha stravolto la sua esistenza dorata. P-pat,

Persone citate: Loire, Silvana Bettuzzi

Luoghi citati: Europa, Francia, Parigi, Stati Uniti