Londra: va all'asta il padre di Giovanni dalle Bande Nere

Londra: va all'asta il padre di Giovanni dalle Bande Nere Londra: va all'asta il padre di Giovanni dalle Bande Nere LONDRA — Si è parlato molto di crisi nel mercato d'arte, nelle aste. Ma ecco che nella grande vendita di Chrlstle's, 'fissata per 11 dieci dicembre, questa crisi non si fa sentire, tutt'altro. «Questa è una vendita idealeperché tutti i quadri offerti all'asta sono di buona qualità, hanno una storia Interessante. E anche perché non c'è il pezzo "enorme", che può intimidire, gelare-, dice il direttore del reparto quadri antichi. Forse il più atteso è il ritratto di Giovanni de' Medici di Sandro Botticelli (Roberto Longhi lo aveva catalogato come Bottlcinl ma per altri critici non c'è dubbio che si tratti del Botticelli degli ultimi anni). Il bellissimo giovane con in mano un medaglione di un santo è il «Popolano» descritto da a. C. Cini in Vite come «ofot>ane bellissimo, di valore e di spirito... ornato di singulare gratta...-. Mandato, dalla Repubblica Fiorentina ambasciatore a Forlì, si Innamorò di Caterina Sforza, la celebrata «virago» del Rinascimento. X due si sposarono: un matrimonio tenuto segreto per qualche tempo (rna 1 Medici ci tenevano e fecero sapere a Caterina che doveva firmarsi Caterina Sforza de' Medici). Due anni dopo 11 matrimonio con Caterina, 11 giovane Giovanni de' Medici moriva, lasciando un bambino che sarebbe diventato un altro famoso protagonista del Rinascimento: Giovanni dalle Bande Nere, padre di Cosimo de' Medici, primo granduca di Toscana. Questo ritratto del «Popolano» ha una peculiari-, tà: il medaglione del santo che il giovane tiene graziosamente tra le lunghe dita è ricavato da una predella trecentesca abilmente incastonata nel ritratto. «51, è probabile che questo quadro sarà acquistato da un museo — dice il direttore della Chrlstie's — benché non si debba sottovalutare quanti privati abbiano le possibilità e il gusto dt comprare opere d'arte importanti. Anche i Guardi potrebbero benissimo finire in mani private». Ce ne sono quattro in vendita, di Francesco Guardi; uno del quali, «Il bacino di San Marco. Venezia verso San Giorgio Maggiore con la Giudecca e la chiesa delle Zitelle» (stimato dalle 70 alle 100.000 sterline), è di gran lunga superiore agli altri. Altra tela di grande attrazione è un raro Canaletto che rappresenta una veduta di San Giovanni in Laterano a Roma, dalle luci dorate e secche: c'è difatti chi lo attribuisce al nipote di Canaletto, il Bellotto. Questo quadro, che proviene dalla collezione di Sir Clifford Curzon, ha una stima di vendita che va dalle 80 alle 120.000 sterline (bisognerà qui aggiungere che per il' Botticelli non c'è stima alcuna). Proviene da una famosa collezione scozzese, quella degli Sterling di Keir, un Paris Bordone (che Chrlstie's puntigliosamente cataloga con il nome originale veneto di Paris Bordon). «Il ritorno dalla fuga In Egitto»: la Madonna, vestita di rosso cremisi, è stanca, si è appoggiata alla sella, e legge un libro, mentre San Giuseppe, in lontananza. fa bere l'asinelio In una folta verdura che rievoca il paesaggio veneto e non certo quello del Medio Oriente. Altro quadro in vendita il 10 dicembre sarà un Lorenzo Lotto dal pedigree impeccabile: un piccolo Sant'Antonio Abate nel deserto, un deserto dolcissimo, giorgionesco. Al piedi del Sant'Antonio vestito di blu cobalto e blu Prussia, saltano mostrlcinl e .diavollni che si confondono con la verdura (dalle 80 alle 100.000 sterline; mentre 11 Bordon tra le 80 e le 120.000). A parte queste tele, c'è un Luca Cranach il Vecchio, un Bernardino Luini, un bellissimo Jan Vermeyen (una volta attribuito a Holbein) che è un ritratto di un gentiluomo elegantissimo circondato da oggetti d'arte e statuine manierlste; due Hubert Robert, tre Pietro Brueghel il Giovane (uno dei quali, «L'albergo San Michele», rappresenta una taverna decorata, con contadini: dalle 100 alle 120.000 sterline di stima), tre David Teniers il Giovane, un Sassoferrato (Madonna e Bambino), un'altra Sacra Famiglia di Giovanni Bugiardlnl, un Vernet, un bel Bassano che una volta era stato di William Beckfortì, l'aristocratico autore del «Vathek», gran collezionista. E c'è anche un'eco alla mostra del Seicento napoletano con un Luca Giordano firmato «Jordanus» e un «Sansone e Dalila» di Massimo Stanzione. / La maggior parte del quadri In vendita proviene da collezioni Inglesi, ma anche da francesi, svizzere e belghe. Gaia Servadio