I gelosi di Superzamb di Loris Fortuna

I gelosi di Superzamb I gelosi di Superzamb di FRANCO PIERINI La sostituzione dell'onorevole Giuseppe Zambcrletti con l'onorevole Loris Fortuna al ministero della Protezione civile è uno di quei casi che mostrano in modo clamoroso la strafottente incuria che la categoria dei politici italiani riserva all'opinione pubblica. Ma non soltanto questo. Risulta abbastanza chiaro, così, che la nostra società politica non ha a cuore nemmeno la sua propria immagine. E' verissimo che nessuno è insostituibile a questo mondo ed è facile ricordare che dopo una guerra vinta anche per la sua determinazione leonina, perfino un personaggio monumentale come Winston Churchill dovette andarsene per lasciare il posto al grigio Clement Attlee, ma in Inghilterra fu il voto popolare a determinare il cambiamento e qualche ragione ci doveva essere. Nel caso di Zamberletti, invece, devono esserci tante poche ragioni per il cambiamento, che nessuno ha avuto il coraggio, di fornirne. Chiaro che Giuseppe Zamberletti, ragioniere democristiano di Varese, detto lo Zar del terremoto, Superzamb e anche Paperon de' Paperoni per via delle grandi somme che ha avuto a disposizione per le vittime dei disastri, non è Sir Winston, ma è pur sempre l'uomo che è stato al centro di grandi momenti emotivi e tragici della vita nazionale. Un personaggio del quale la classe politica ha insistentemente sfruttato l'immagine pulita dicendo alla gente: «Fidatevi». Loquace, vulcanico, un po' enfatico, Zambcrletti è stato sostituito al ministero da un politico altrettanto rispettabile e vivace, un ideologo delle libertà civili come Fottuna, che ha un nome scaramantico per il portafogli delle catastrofi imprevedibili. Ma a questo punto sarebbe bene sapere che fine farà la straordinaria esperienza ideativa e pratica che Zamberletti aveva messo nell'inventare il suo ministero inquadrandolo in una legge non ancora approvata, ma piena di competenza. «La prolezione civile è un servizio interforze», diceva nel suo gergo militar-manageriale Zamberletti, intendendo che ci voleva la collaborazione dell'Esercito, dei Vigili del fuoco, della Sanità, eccetera, per portare aiuto ai disastrati. Infatti era considerato uno dei pochi politici con stretti rapporti fra i militari, indispensabili in certi casi. Ma l'ideologia interforze non ha funzionato per i rapporti fra la classe politica e il commissario straordinario e poi m i n i stro Zamberletti. E' accaduto che al ministero dell'Interno hanno sempre manifestato gelosia per quella che hanno chiamato l'armata Brancaleone della protezione civile, non volevano perdere il potere di comandare i pompieri, insomma. E' accaduto anche che il dinamismo della competenza sia apparso minaccioso a certuni nello stesso partito di Zamberletti e alla fine ha prevalso il criterio della lottizzazione, come sempre. Con soddisfazione dei socialisti che sostengono l'insostituibilità dell'uomo giusto al posto giusto.

Persone citate: Clement Attlee, Giuseppe Zambcrletti, Giuseppe Zamberletti, Winston Churchill, Zamberletti

Luoghi citati: Inghilterra, Varese