Ancora Walesa addio

Ancora Walesa addio r le opinioni ■I «flHl de! s&ha, io 1 Ancora Walesa addio di FRANE BARBIERI Jaruzelski veniva spesso paragonato a Kadar. E noi avevamo qualclie dubbio sulla sua capacità di ripetere l'impresa dell'ungherese. Ora viene paragonato addirittura a Mitterrand. E le nostre perplessità crescono. I] disegno di una Repubblica c un di governo presidenziale di tipo francese, riportato con enfasi dalle agenzie come soluzione per la crisi polacca, ci rende sgomenti per due ragioni. La prima è che una piena democrazia parlamentare rimane inconcepibile per la Polonia (e Mitterrand senza quella istituzione non sarebbe Mitterrand, diventerebbe appunto Jaruzelski). La seconda ragione dello sgomento sta nel fatto che un governo presidenziale non basato sulla democrazia già esiste in Polonia. Jaruzelski è di già Mitterrand, anzi lo supera di molto, se per Repubblica presidenziale si 'sottintende il potere assoluto del presidente. 11 segretario del partito comunista ha avuto sempre ne! sistema polacco poteri assoluti.- Jaruzelski più di tutti concentrando le massime cariche di partito di governo e militari. Dare la forma di un governo presidenziale a questi poteri non significherebbe cambiarli, tanto meno diminuirli. Sarebbe soltanto dire la verità sull'unico vero ed effettivo potere. Dell'ultimo paragone, a pensarci bene, non dovrebbe! i essere contenti né Jaruzelski né Mitterrand: i'uno perché perderebbe in potere, l'altro perché ne acquisterebbe troppo. Non promette di avvicinarli nemmeno l'annunciata aggregazione di . cento deputati cattolici nel Scjm di Varsavia. Dal momento che si parte dal princi¬ pio inalterabile che al partito comunista spetta la funzione guida e di conseguenza deve essere assicurata la maggioranza assoluta nel Parlamento ai suoi rappre-| sentanti, far eleggere i cento e non uno di più cattolici presuppone liste bloccate in anticipo. Se ciascuno si presentasse con liste in proprio i cattolici vincerebbero, i comunisti rimarrebbero spacciati e nel Scjm entrerebbero, con maggioranza corazzata schiacciante, i sovietici. La sovtanità limitata comporta per forza la democrazia limitata. In fondo è il massimo che Jaruzelski può offrire. Il fatto nuovo è che si scopre essere diventato anche il minimo che i polacchi siano disposti ad accettare. O per dire meglio: la Chiesa. Si accontenta di una parte relativamente superiore che le spetterà nel sistema bloccato, basato su un compromesso storico sommerso fra la Curia ed il Comitato centrale. La vittima rimane Walesa, rimesso in circolazione vigilata congiuntamente dalla polizia e dai consiglieri spirituali a comprova della non esistenza piuttosto che dell'esistenza di Solidarnosc. Il terzo polo, per la sua tendenziale laicità, era scomodo ai due poteri escatologici. Per un'altra volta sia la Chiesa che lo Stato socialista offrono alla classe operaia una stessa cosa: il paradiso. Di fronte alla imminente «normalizzazione» della Polonia non rimane che ripetere il titolo di un nostro editoriale: «Walesa addio». Sfidando un'altra volta le ire profetiche dell'amico K. S. Karol che in quell'occasione ci tacciò di disfattismo. Come se prevedere una sconfitta significasse augurarla. Anzi, la si prepara piuttosto credendola ideologicamente impossibile.

Luoghi citati: Polonia, Varsavia