La Gepi: Elcit in liquidazione se esclusa dal piano tv-color

La Gepi: Elcit in liquidazione se esclusa dal piano tv-color Preoccupati sindacati e direzione dell'ex Magnadyne La Gepi: Elcit in liquidazione se esclusa dal piano tv-color TORINO — La Gepl, azionista dell'Elclt di Sant'Antonino dì Susa (che raggruppa la ex Magnadine, Radio Marelll e la Lesa) è decisa a mettere In liquidazione l'azienda se questa non sarà inserita nella «società operativa* prevista dalla legge sull'elettronica civile e di cui farebbero invece parte Zanuzsi, Indesit, Europhon e Voxson. L'orientamento della Gepl è stato espresso dal presidente Blgazzi in un incontro con la Firn e il consiglio di fabbrica della Elcit. L'azienda di televisori di Sant'Antonino è una delle maggiori Imprese della Valle di Susa con 505 dipendenti in attività e altri 130 in cassa Integrazione straordinaria (senza realistiche previsioni di rientro), una produzione di 45 mila televisori l'anno e una quota del 2,6 per cento del mercato italiano dei tv-color. Nell'ambito della legge per l'elettronica civile, che ha stanziato 240 miliardi per la ristrutturazione del settore, è stata costituita una società, la Rèi (95% ministero dell'Industria, 5% dell'Iti) la quale agirà sia direttamente attraverso la «società operativa» che raggrupperà alcune delle maggiori imprese italiane, sia indirettamente, entrando in altre società con una quota di capitale. «Non riusciamo a capire in base a quali considerazioni siamo stati esclusi dalla società operativa» dice II direttore generale della Eldt, ing. Giorgio Colpani. «La Elcit è in perdita ma le altre società ammesse hanno perdite come noi e anche più di noi. Il fatto poi che la Elcit sia una società Gepl, quindi un'impresa già appartenente alla mano pub' Mica, non vuol dire nulla. Lasciarci fuori dal plano di risanamento significa escluderci dalla possibilità di saltare sull'ultimo autobus per il rilancio del tv-color italiano». Secondo Colpani. i 45 mila televisori l'anno della Elcit sono troppo pochi per consentire alla società, da sola, di ritagliarsi una sufficiente area vitale sul mercato, tanto meno In presenze della mega^società che dovrebbe raggruppare Zanusst, Indesit, Europhon e Voxson. Le prospettive del mercato italiano restano infatti pesan ti, condizionate dalla massiccia concorrenza straniera e dai prezzi estramamente sacrificati (dal 75 ad oggi i televisori sono rincarati In maniera Insignificante rispetto agli altri prodotti, e anche per V83 si prevedonosolo leggerissimi ritocchi dei listini), v. rav.

Persone citate: Giorgio Colpani

Luoghi citati: Sant'antonino, Susa, Torino