Vertice a Torino dei «cassintegrati» Si profila una svolta per i contratti

Vertice a Torino dei «cassintegrati» Si profila una svolta per i contratti L'assemblea organizzata dalla Firn; il problema tocca ormai 600-700 mila lavoratori Vertice a Torino dei «cassintegrati» Si profila una svolta per i contratti j TORINO — Unità, di tutti l lavoratori (In fabbrica o in cassa integrazione) e dei disoccupati, centralità del mercato del lavoro nelle contrattazioni. Sono i due messaggi lanciati alla prima «Assemblea nazionale del delegati e lavoratori in cassa Integrazione» organizzata dalla Firn che si è aperta ieri con un acceso' dibattito. Si conclude oggi con uno sciopero regionale (nazionale per i dipendenti Fiat) del metalmeccanici: 4 .ore nelle aziende dell'area torinese, 8 ore nelle altre province, una manifestazione con corteo per le vie del centro e comizio in piazza Castello di Pio Galli. E' toccato a Raffaele Morese, della segreteria nazionale Firn, aprire davanti a 400 persone i lavori, sottolineando l'esigenza di costituire un fronte unitario di tutti i lavoratori dentro e fuori la fabbrica. 'Assumere scelte separate — ha spiegato — è una fuga dalla realtà». Illustrando le cifre della cassa integrazione, che nell'81 sono costate allo Stato 1660 miliardi contro un preventivo di spesa per l'anno ih corso di 2 mila miliardi: Morese si è chiesto se non fosse «meno oneroso» ridurre piuttosto l'orario di lavoro. Morese ha cioè proposto i 'Contratti di solidarietà» come quelli adottati in Francia, vale a dire contributi alle aziende che riducono l'orario ai dipendenti contenendo, nello stesso tempo, 11 ricorso alla cassa integrazione. Il nodo centrale rimane comunque «la contrazione delle ore lavorate da concordare nelle singole fabbriche, con una rotazione del lavoratori». Quanto alla mobilita, Morese ha precisato: «Si deve puntare a una normativa regionale di sperimentazione». Sono seguiti gii interventi 'del rappresentanti delle 12 regioni interessate da un massiccio ricorso alla cassa, del disoccupati, delle donne, degli studenti..Poi Bruno Trentin. segretario confederale Cgil. ha esordito : « Ci sono molti temi importanti: costo del lavoro, scala mobile, salari e via dicendo. Ma non cadiamo nell'errore di aggiungere anche II problema del lavoratori In cassa. Dobbiamo porlo al primo posto, conquistare il governo del mercato del lavoro, uscire dalla difensiva e rovesciare il terreno dello scontro». Ha aggiunto: -E' essenziale rompere la linea delle "zero ore" con un controllo su tutte le formule di sospensione del lavoro. Solo in queste condizioni e con tali obiettivi, sono disposto a ricontrattare accordi scaduti e non rispettati». Bruno Trentin ha rilanciato la via della contrattazione in fabbrica per giungere ad accordi che preludano anche alla realizzazione del contratti nazionali. Il segretario regionale Cisl Giovanni Avonto ha invece analizzato la condizione politica e sociale dei lavoratori In cassa integrazione: • Stanno accettando ti concetto del non ritorno, anche in presenza di un accordo». Ha detto ancora Avonto: «Si deve giungere a un Intreccio profondo nell'uso della contrattazione s delle riforme Istituzionali». -Molte voci hanno sottolineato il ritardo di un'assemblea che vuole affrontare insieme 1 problemi di «tutti», ma, si è rilevato; slamo «anco¬ ra In tempo se la si considera punto di partenza e di riferimento per future azioni», n suggerimento è stato accolto dalla mozione conclusiva, letta da Franco Lotito, della segreteria nazionale Firn: «La proposta è aperta, senza pretese di giungere a formulazioni conclusive». Queste sono rinviate a un nuovo documento. Cario Novara Una fase dei lavori della prima assemblea nazionale di delegati e lavoratori in cassa integrazione

Persone citate: Avonto, Bruno Trentin, Franco Lotito, Giovanni Avonto, Morese, Pio Galli, Raffaele Morese

Luoghi citati: Francia, Novara, Torino