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Jarvik, il «tecnico» studiò a Bologna e amava la scultura Jarvik, il «tecnico» studiò a Bologna e amava la scultura SALT LAKE CITY — Robert Jarvik, medico ed esperto di bioingegneria, il creatore del cuore artificiale impiantato ieri su un paziente di 61 anni a Salt Lake City, ha solo 36 anni. Di lui si erano già occupate le cronache mediche, [quando aveva appena 17 anni, per aver progettato e costruito una «cucitrice» chirurgica per suturare le incisioni. Figlio di un medico, Robert aveva cominciato gli studi universitari dedicandosi alla scultura e all'architettura negli Stati Uniti, poi aveva frequentato medicina all'Università di Bologna. Dopo due anni cambiò ancora dedicandosi alla biomeccanica e frequentando i corsi specializzati dell'università di New York. Nel 1970 propose la sua «7«accWna per cucire chirurgica» ad una società specializzata in attrezzature mediche e il direttore, entusiasta della, nuova macchina, lo presentò a Willem Kolff, .un medico di origine olandese pioniere nell'Impianto di reni artificiali. Kolff era direttore del programma di organi artificiali all'università dello Stato dello Utah, Con l'aiuto dello scienziato olandese, Robert Jarvik riprese gli studi di medicina seguitando però ad occuparsi di ingegneria biologica e creando 1 primi cuori artificiali che furono impiantati su animali. Nel 1981 uno degli apparecchi progettati e costruiti da Jarvik ottenne un risultato a sensazione: un vitello, che fu battezzato Tennyson, rimase in vita 286 giorni con un cuore artificiale, il «Jarvik-7». I risultati ottenuti da Jar¬ vik e da tutta la sua équipe dell'Università dello Utah hanno spinto le autorità federali americane, di solito assai guardinghe nel delicato settore degli impianti artificiali, a concedere a Jarvik l'autorizzazione a compiere sette Impianti su altrettanti pazienti per i quali non esista più alcuna speranza di sopravvivenza se non legata appunto al cuore artificiale. Ieri è stato effettuato 11 primo, nell'ospedale di Salt Lake City, con successo.