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Il bimbo di 8 anni rapito in Brianza ha bisogno di cure Lecco, ritrovata l'auto del sequestro Il bimbo di 8 anni rapito in Brianza ha bisogno di cure LECCO — E' stata ritrovata l'auto con la quale a Monticello Brianza tre banditi hanno rapito Davide, 8 anni, figlio di Marco Agratl, 36 anni, amministratore delegato del gruppo industriale Agratl-Garelli. Mercoledì, alle 12,35, all'ingresso della villa degli Agrati, due uomini che indossavano divise da finanzieri sono scesi da un'Alfetta e hanno afferrato il bimbo mentre la madre apriva il cancello. La donna 11 ha pregati di lasciarlo: «Piuttosto prendete me», ha detto. I malviventi sono fuggiti portandosi via Davide. L'auto ieri mattina è stata trovata a Malgrate, presso Lecco, In una zona del lungolago. Risulta rubata a Roma: a bordo non c'era nulla di interessante per le indagali. La famiglia Agrati ha chiesto il silenzio stampa. Forse è arrivata una prima telefonata dei sequestratori per avviare 1 contatti e stabilire il riscatto. Marco Agrati è preoccupatlssimo: per il gruppo di tre industrie (Monticello Brianza, Sesto San Giovanni e Verderio Superiore) impegnate nel campo delle motociclette e delle moto leggere, degli accessori e delle parti di ricambio, con un totale di 600 dipendenti, questo è un periodo molto difficile: proprio di questi giorni l'azienda ha annunciato un periodo di cassa integrazione a zero ore dal 13 al 20 dicembre per tutti 1 dipendenti e il licenziamento di una quarantina di dipendenti per la crisi del settore. Davide Agratl il giorno del rapimento era appena tornato a scuola (nella terza elementare di Monticello Brianza, a poche centinaia di metri dalla sua abitazione) dopo un periodo di malattia che l'aveva colpito alle vie respiratorie: ha ancora bisogno di cure. Gli altri due figli di Marco Agrati, Stefano, 13 anni, e Andi-ea, di 12, ieri sono tornati a scuola, a Monticello e a Seregno. Le indagini, guidate dal sostituto procuratore della Re pubblica di Lecco, dottor Nese, per ora non hanno dato frutti (questo è 11 terzo rapimento di bambini nel Lecchese, dopo quelli di Elena Corti, a Lecco nel gennaio del '78, e di Cesare Spinelli, a Barzago, nel dicembre dello stesso anno, entrambi rilasciati dopo il pagamento di un notevole riscatto), g, p, gr,