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La truffa delle roulotte passò per la 'ndrangheta (complice Luigi Rotondi) Il pm chiede 38 rinvìi a giudizio La truffa delle roulotte passò per la 'ndrangheta (complice Luigi Rotondi) DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Fu un'organizzazione criminale controllata dalla 'ndrangheta calabrese a ideare e a portare a termine la truffa che sì concluse con la vendita allo Stato di oltre 150 roulottes destinate ai terremotati dell'Irpinia. Per il pubblico ministero che. a conclusione di un'inchiesta durata oltre un anno, ha chiesto il rinvio a giudizio di 38 persone, la circostanza è ampiamente provata dalle indagini: partite dal colossale raggiro, esse hanno portato alla scoperta di un traffico d'armi, di diamanti e di danaro «sporco» proveniente da riscatti pagati per numerosi sequestri di persona avvenuti nel Meridione. Associazione per delinquere, truffa pluriaggravata, detenzione di armi e altri reati minori sono le accuse per le quali dovrebbero comparire a giudizio tutte le persone coinvolte nell'inchiesta. Tra esse spicca il nome di Luigi Rotondi, l'ambiguo personaggio del caso «Cirillo-Unità», artefice del falso documento sul rapporti tra la camorra e personalità politiche durante il se-; questro dell'assessore regionale campano. , Nella requisitoria, il magistrato ricostruisce la vicenda della rocambolesca truffa, andata a buon fine proprio grazie alla coincidenza con il . dramma del terremoto del novembre del 1980. Dietro 11 paravento di una società-fantasma, la «Tradenco s.r.l.», gli organizzatori del raggiro si fecero consegnare da una società belga, la «Caravan De Reu», e da una ditta tedesca, la «Adria», circa 150 roulottes ottenendo di poterle pagare solo dopo qualche mese, in cambio di fideiussioni poi risultate false. Quando la polizia italiana, anche in seguito alle segnala¬ zioni dei colleghi d'oltre confine, intervenne, era ormai troppo tardi : la procedura per il sequestro della merce non potè aver alcun seguito in quanto l'organizzazione si era rapidamente liberata delle roulottes offrendole, a prezzi stracciati, al commissario straordinario per le zone terremotate, Zàmberlettl. Spetterà ora al giudice istruttore valutare le richieste dell'accusa, secondo la quale alcuni dei protagonisti della truffa sono responsabili anche del riciclaggio di ben 20 miliardi di lire, frutto di rapimenti, e di una truffa di diamanti, per 250 milioni di lire, compiuta ai-danni di un commerciante belga.