I terremotati al telefono «E ora, senza Zamberletti?» di Giuseppe Zaccaria

I terremotati al telefono «E ora, senza Zamberletti?» I terremotati al telefono «E ora, senza Zamberletti?» Centinaia di chiamate al ministero - L'ex responsabile della Protezione civile: «Cose che succedono, Fortuna comunque ce la farà» ROMA — 'Beh, non è la prima volta che a un uomo politico accadono queste cose...*, Loden verde, vestito grigio, occhiali (oppure occhi?) più lucidi del solito, Giuseppe Zamberletti, ex ministro per la Protezione civile, ha appena «passato le consegne» a Loris Fortuna, il suo successore: gli ha appena affidato un'organizzazione che è creatura sua. 'Fortuna è un friulano — dice — uno che durante il terremoto, nelle sue terre, faceva parte del comitato politico che assisteva ti commissario di governo... cioè, io. Anche se non conosce la storia degli ultimi anni, sa com'è nata la protezione civile, crede anche lui in queste cose...*. Nella nuova sede del ministero, In via Ulpiana II, fra poltrone ancora accatastate lungo le pareti e operai che lavorano alla nuova sala operativa, le due centrallniste ieri mattina hanno dovuto rispondere a centinaia di chiamate. Arrivavano da Lioni, Balvano, Sant'Angelo dei Lombardi, perfino dal Friuli: sindaci, amministratori, parroci, terremotati senza qualifica che dicevano 'E' indegno*, 'Non è possibile-, -Hanno messo fuori l'unica persona che aveva lavorato per noi*. Qualcuno ha anche chiesto: 'Eadesso,che facciamo?*. La costernazione, per un •cambio al vertice, che nessuno si attendeva, era evidente anche in quello che fino a ieri era stato lo «staff di Zamberletti». Una cinquantina di persone, tra funzionari, ufficiali dei vigili del fuoco, tecnici, clie negli ultimi anni avevano concorso alla creazione di questo strano ministero, privo di segreterie, di grossi uffici stampa, con bilanci quasi Inesistenti e carriere bloccate. E' immaginabile, ir. Italia, una struttura di protezione civile senza Zamberletti? Poco dopo le tredici, l'arrivo del ministro uscente al braccio di Loris Fortuna è servito a far rispondere: «SI». Fino a poco prima, nel corridoi di Montecitorio, Zamberletti e Fortuna avevano passeggiato sottobraccio, scambiandosi opinioni. Al ministero, 'l'uomo del terremoti* ha presentato uno ad uno a Fortuna i suol collaboratori: *E' gente seria, qui non esistono rar.rn. mondazioni Poi un sobrio commiato, com'è nelle abitudini del personaggio. E adesso? «5 adesso torno a fare il politico — risponde Zamberletti — anche se non penso di abbandonare la mia creatura. Mi sento sempre un volontario legato alla protezione civile: avrò altri mezzi per fare in modo che questa creatura non muoia-. Ma qualcosa, adesso, è cambiato: Loris Fortuna, pur con tutta la sua abilità, non è l'uomo che con impermeabile e stivaloni, scavava con gli altri In Friuli, o nell'lrplnla... ..// commissario allora ero io. Toccava a me svolgere quel compito: e sarebbe stato grave se, poi, avessi creato una struttura costretta a vivere intorno a una persona. La protezione civile deve andare al di là di chi l'ha creata. Le consegne sono complesse, la macchina non è ancora consolidata. Non è un ministero, insomma, ma un apparato dacollaudare pezzo per pezzo. Fortuna, comunque, ce la farà Elei? -Io ho fatto quello che migliaia di altre persone, senza essere ministri, hanno fatto volontariamente, marciando nel fango a Lioni o a Sant'Angelo. Prima, avevo fatto dell'altro, adesso continuerò a farlo: Anche se, tutte le volte che sentirò suonare un allafme: avrò come un riflesso condizionato...*. ,t Giuseppe Zaccaria Giuseppe Zamberletti

Luoghi citati: Balvano, Friuli, Italia, Lioni, Roma, Sant'angelo Dei Lombardi