«Era ora, non ne potevo proprio più»

«Era ora, non ne potevo proprio più» «Era ora, non ne potevo proprio più» E' Io sfogo della madre di Fiore De Mattia alla notizia dell'arresto del figlio, latitante da due mesi - «Sono vivi?», chiedono i parenti degli altri arrestati « La storia di 4 ragazzi di Chivasso che hanno scelto la violenza -Era ora che lo prendessero, non ne potevo proprio più». La madre di Fiore De Mattia, dopo dettlmane d'angòscia, si sfoga quasi con durezza. E' ancora sconvolta da quando, quella sera, i carabinieri si presentarono in casa alla ricerca del figlio che, qualche óra prima, aveva partecipato all'omicidio di un sottufficiale padre di due bambini e al ferimento di un carabiniere poco più che ventenne. Non vuole dire altro al cronista. Ma la notizia ormai corre su quell'esile filo che lega tre famiglie di Chlvasso, accomunate dal • dolore di avere un figlio latitante, accusato di un crimine odioso. -E' vero che, ieri sera, hanno arrestato i quattro di Corio?», chiede un uòmo che telefona alla Cronaca di «La Stampa». Non vuole dire il suo nome, ammette di essere un parente di Flore De Mattia, forse il padre o il fratello. -Sono incolumi? Come li hanno presi? Allora sono vivi, grazie a Dio. Cosa vuole che le dica? E1 tutto inutile*e chiude la comunicazione con la voce rotta dal pianto. Poco dopo, è un parente di Giuseppe Potenza a farsi vivo. Anche lui è preoccupato dalla sorte del ragazzo. * L'importante è che sia vivo — dice —. All'inizio di questa terribi-A le storia, polizia e carabinieri \ ci avevano chiesto di collabo¬ rare. L'avremmo fatto volentieri, ma Giuseppe non l'abbiamo'più visto». La fine di un incubo dunque, che però ha riaperto ferite non ancora rlmarglnate'ln un'altra famiglia, quella del vlcebrlgadiere Benito Atzel. La moglie Nadia, 37 anni: -Mi sento un po'più serena anche se l'arresto degli assassini di mio marito non cambia nulla. Non voglio esprimere giudizi, vorrei solo ringraziare tutte quelle, persone che, in questi due mesi, mi sono state vicino. Ornai quello che è stato è stato, non si torna indietro». Nadia Atzel ha un attimo di commozione quando mostra al cronista un tema scritto a scuola un paio di settimane fa da Fabrizio, 13 anni, il figlio più grande. -Ecco, tutto quello che proviamo io e i miei ragazzi è riassunto in queste poche righe», dice tra le lacrime. L'arresto di Tua, De Mattia e Potenza- e del loro capo, Giuseppe Scirocco, rappresenta la fine di quella che avrebbe dovuto diventare, ulmeno nelle Intenzioni dei suoi fondatori, una sorta di colonna brigatista a Chivasso. Già alla fine di ottobre, sullo slancio delle indagini per catturare 11 gruppo, i carabinieri avevano iermato sei giovani chlvassesi, tutti appartenenti ad una nuova organizzazione che si era data il nome di -Potere rosso per la liberazione del proletariato comunista» noto anche con la sigla «Omr» (Organismo di massa rivoluzionarlo). Sono tutti giovani cresciuti negli ambienti dell'exiTàsinistra. Anni fa, tra loro, c'era anche Natalia Ligas, convertitasi alla loro causa dopo un anno di militanza a «Comunione e Hberazioto».

Persone citate: Benito Atzel, De Mattia, Fiore De Mattia, Flore De Mattia, Giuseppe Potenza, Giuseppe Scirocco, Nadia Atzel, Natalia Ligas

Luoghi citati: Chivasso, Potenza