Oggi funerali di Vidussonl

Oggi funerali di Vidussonl Una meteora nel fascismo e o Mussolini lo considerava «un giovane eroe fascista- per quella medaglia d'oro guadagnata nella guerra di Spagna quando, il Ferragosto del "37, sul fronte di Santonder, con la mano maciullata da una bomba si era messo a cantare a squarciagola «Giovinezza ». Ciano, impietoso, annotava sul diario nel febbraio '42: -Hanno scritto .una lettera anonima nella quale vengono definiti tutti i segretari del Partito: Turati epilettico e drogato, Farinacci autolesionista e ladro, e così via fino a Vidussoni che viene detto perfetto campione della gioventù fascista: mutilata, ignorante e scema-. Aldo Vidussoni, penultimo segretario del pnf, era nato a Fogliano di Redipuglia (Gorizia) il 21 gennaio 1914. Ufficiale della milizia e volontario di guerra, al ritorno in patria era divenuto federale di Enna. Una carriera non eccezionale ma di 11 lo aveva tratto una improvvisa decisione di Mussolini: il 26 dicembre '41, ventisettenne, Vidussoni era stato infatti chiamato a reggere la segreteria nazionale del partito, fino a quel momento tenuta dall'ambiguo Adelchi Serena. Uomo d'azione, si, ma impolitico e di scarsissima cultura, Vidussoni si rivelò un fallito esperimento di portare in primo piano, alla svolta della guerra, gli elementi delle giovani generazioni. Ignorante (confondeva l'Alighieri con Ariosto), incapace di parlare anche al pubblico più ristretto, mancava di prestigio e di autorità, mentre i fascisti della vecchia guardia — i Bottai, 1 Grandi, i Farinacci — lo vedevano di malocchio temendo che quello fosse il primo cuneo ficcato da Mussolini nella macchina del partito per scalzarli dalle posizioni di potere. Durò esattamente sedici mesi e tutta la sua onestà e la sua fedeltà — per quanto vere — non bastarono a salvarlo. Nell'aprile '43 Mussolini lo ■congedò bruscamente attri bùehdogli dimissioni che noi:, aveva mal presentate e spiegando al direttorio che, con rincrescimento, si privava di lui perché «non è un oratore». Dopo il crollo del 25 luglio Vidussoni ricomparve timidamente a Salò dove, nella direzione del pfr, rappresentò un anodino Istituto per 11 Nastro Azzurro. Sul finire del '44 Mussolini lo incaricò, assieme a Pavolini, di preparare il progetto per il famoso «ridotto della Valtellina», del quale nel giro di poche settimane tutti si dimenticarono. Da quel momento Vidussoni ritornò nell'anonimato che aveva preceduto e seguito la sua brevissima carriera di «giovane eròe fascista». £. m.

Luoghi citati: Enna, Gorizia, Salò, Spagna