Tutta la verità sulla carnitina mundial

Tutta la verità sulla carnitina mundial Tutta la verità sulla carnitina mundial GIÀ' si dice, in campo farmacologico, che il 1982 è stato l'anno della carnitina. L'improvvisa popolarità di questo preparato, è legata all'inattesa vittoria della squadra italiana al campionato mondiale di calcio in Spagna. I maggiori quotidiani e periodici della penisola, hanno riferito la notizia della somministrazione agli «azzurri» di un farmaco a base di carnitina, che avrebbe svolto un Importante ruolo nel recupero atletico del calciatori. Le prime Informazioni hanno subito innescato un acceso dibattito tra increduli e fedeli sostenitori della carnitina, tra biochimici, farmacologi e medici sportivi. Il polverone sollevato dalle discussioni non si è ancora dissolto. Ma che cos'è questo farmaco, di cui oggi tanto si parla? Secondo la definizione chimica si tratta di un composto di ammonio quaternario o «gamma - trimetll - ammino - beta - ldrosslbutirrato», con formula bruta C7H18N03 e peso molecolare di 162. Non è però una sostanza nuova, perché è conosciuta fin dal 1905, quando Gulewitsch e Krimberg la isolarono dagli •estratti di carne e le diedero perciò il nome di carnitina. La struttura chimica fu poi esattamente definita nel 1927. Il suo vero significato biologico divenne chiaro solo nel 1952, quando l'americano Carter e colleghi la identificarono con la vitamina Bt. uno del fattori di crescita del 'Tenebrici molitor» o verme della farina. Già nel '47 l'inglese G. Fraenkel aveva dimostrato che la crescita del verme della, fa¬ rina dipendeva da un fattore non identificabile con le vitamine allora conosciute.' Un altro importante traguardo fu raggiunto nel '55 dal biochimico americano Frltz: scopri che la carnitina stimolava l'ossidazione degli acidi grassi nelle fettine di fegato. Si giunse alla fondamentale nozione che1 gli acidi grassi a lunga catena necessitano della carnitina per entrare nel mitocondri, dove vengono metabolizzati. Norls Stllprandl, biochimico dell'Università di Pavia, trovava nel 1965, con alcuni colleghi, che piccole quantità di carnitina sono in grado di innescare e mantenere l'ossidazione degli acidi grassi nel mitocondri di tessuto renale. Si arriva infine al 1973, quando alla Mayo Clinic di Rochester, negli Stati Uniti, Engel e Corrado Angelini dimostrano il primo caso di deficit carni Unico nell'uomo. La scoperta, pubblicata su «Science», giunge dopo una ricerca di 9 mesi, eseguita su di una ragazza di 19 anni, che soffriva di una notevole debolézza muscolare e di una grave difficoltà respiratoria. Le indagini biochimiche rivelarono che nei muscoli dolla ragazza non avveniva l'Ossidazione degli acidi grassi, se non con la somministrazione di carnitina. Angelini e Engel hanno poi descritto questa grave malattia muscolare, dovuta alla mancanza di carnitina, come 'Lipid Storage myopathy*. Una carenza relativa si riscontrerebbe anche nella distrofia muscolare di Aran-Dichenne e nei muscoli dei diabetici. La carnitina non è una vitamina, perché viene normalmente sintetizzata dall'organismo, a partire dagli aminoacidi lisina e metlonlna. Casi di malnutrizione e di diminuito apporto proteico con l'alimentazione, come avvengono nel paesi sottosviluppati, possono provocarne un grave defidt. Nel processo di biosintesi svolgono un ruolo essenziale il fegato e 11 rene. Numerose segnalazioni riguardano l'impegno della carnitina nelle malattie cardiache. I primi studi sperimentali evidenzlerebbero l'azione di questa sostanza nel prevenire o nel mitigare i danni metabolici conseguenti all'Ischemia miocardica, con inoltre una spiccata attività antiaritmlca. La carnitina ha fatto a lungo parte degli «orphan' drug» o farmaci orfani, rimedi importanti in alcune patologie, ma che non vengono prodotti per la loro scarsa utilizzazione. Per una dozzina d'anni i ricercatori hanno chiesto invano a qualcuno di impiegarla. E' poi stata finalmente introdotta nei mercati mondiali da un'industria farmaceutica italiana, ed ha avuto larga qptprieti) , me fàrmaco per il recupero atletico. Già alcuni mesi prima della vicenda del «Mundial», la carnitina fece notizia per il suo impiego, sempre in Spagna, nella terapia degli intossicati da olio di colza adulterato. Le segnalazioni sperimentali sulle sue potenzialità curative si vanno via via moltipllcando. Saranno 1 prossimi anni e le ricerche eseguite su vasta scala, a chiarirne la reale portata terapeutica. Gianfranco Candelero sangue glucosio. acido lattico' CO, trigliceridi; ketoni- Iffa esochinasi ATP citoplasma >G-6-P< glicogeno .■' [Pfii —» ATP fosforilazione acido pirùvico ossidativa ..mitocondrio membrana mitocondriale ADP 'CrP ADP Ut Ì"YX ATP-§i»ATP Cr ATP sacilCoA + AMP + PP ►FFA + CoASH + ATP ATP asi * contraziono muscolare ^*ADP - GH addi grassi a lunga catena (FFA), provenienti dal sangue, entrano nel citoplasma delle cellule. Per essere utilizzati a scopo energetico, gli FFA devono passare all'interno dei mitocondri dove, dopo un processo di beta-ossidazione, entrano nel Odo di Krebs. Il risultato finale è la. formazione di energia sotto forma di ATP. Il passaggio degli FFA dal citoplasma cellulare all'interno dei mitocondri avviene tramite la carnltina che si trova nella membrana mitocondriale

Persone citate: Angelini, Casi, Corrado Angelini, Engel, Gianfranco Candelero, Krebs, Mayo

Luoghi citati: Rochester, Spagna, Stati Uniti