Con la semplice Cecchina Piccinini conquistò il Settecento

Con la semplice Cecchina Piccinini conquistò il Settecento Ritorna f opera ispirata a Goldoni Con la semplice Cecchina Piccinini conquistò il Settecento ,. O E andate a (eatro. ove sl 'anno le opere musicali — scriveixi il calane re Ernold, uomo di mondo e brillante viaggiatore, nella Pamela di Goldoni—vi andate per piangere e vi alletta solo il canto patetico che da solletico all'ipocondria». Dieci anni dopo, a Roma, sul palcoscenico AUberti o Delle Dame, quest'ideale di commedia musicale -larmoyante- si realizzava nella Buona Figliola, dramma giocoso che il commediografo, impegnato in una intensa e a lui sgradita attività llbrettistlca, aveva tratto dalla commedia precedente (derivata a sua volta dal famoso romanzo dt Richardson) e che la musica di Nicolò Piecinni aiieva investito d'un efflusso melodico e patetico recepito dal pubblico, come.una folgorante novità. Il successo della Buona figliola fu tra i più memorabili di tutta la storia dell'opera settecentesca: il no¬ me della protagonista, Cecchina, diventò di inodà e comparve sulle insegne dei ■ negozi e delle osterie mentre l opera guizzava, fulminea, di teatro in teatro. L'Europa intera, era-assetata di l.aèrime: giunta a sazietà 'dei frizzi e delle arguzie, dèi riccioli è dèi miràbili artifici che caratterizzaxHino il rococò sentiva il bisogno d'un bagno ristoratore nella -naturalezza del patetismo elegiaco, inleso non più in senso metastasiano, come ideale categoria di espressione -lette- , rario. mà quale manifestazione di vita quotidiana.. Svolta nell'ambiente campagnolo di una aristocrazia rurale, la Buona Figliola è appunto la storia di Cecchina, giardiniera del Marchese della Conchiglia che vuole sposarla contro tutte le convenienze, mi- ' nacclando cosi di mandare a monte il matrimonio di sua sorella, la Marchesa Lucinda. con il Cavalière Anniderò: finché, allafihe,. tutto va a posto scoprendo- ■ si che anche Cecchina può vantare una origine nobi;'- Ilare. Casi e personaggi della vicenda non sono trattati da Goldoni e Piecinni con quel realismo di sfumature .psicologiche ed ambientq.fi '. clic l'opera comica italiana = raggiùngerà in Mozart- e Da ponte: t(Msslmo è ancora, infatti, il carattere di gioco convenzionale che)a mentalità razionalistica attribuii^ al teatro in musica, nella sua convinzione che mai l'assurda idea di svolgere un dramma cantando avrebbe potuto consentire una -imitazione» fedele dellarealtà. / personàggi, ad esémpio appartengono a tre categorie bendefinite.e stilisticamente risolte in diversi-registri musicali e. letterari: ci sono i tipi più propriamente còmico-buffoneschi (Tagliaferro, Mengotfo, Sandrina e Paoluccia), due personaggi seri (Lucinda e Armidoro) che gorgheggiano come gli eroi e le eroine dell'opera metastasiana, e infine due -mezzi caratteri-. Cecchino, appunto, ed il Marchese, che rappresentano i personaggi più moderni, palpitanti di una nuovissima immediatezza sentimentale. Da questi contrasti di stile e di tono Piecinni trae partito per una affascinante vivacità teatrale; limitalo al massimo l'impiego dell'aria col da capo,.il. tèmpo della rappresenta' zionc musicale si scioglie,. le arie diventano veri e prò*, prl discorsi in mus.icq,.'i concertati intrecciano.casi e personaggi in uria incoi- ■ zante rapidità di sviluppo, mentre tutti gii elementi, la grottesca comicità del soldato tedesca e la bonomia contadina di Mengotlo, la malizia di Paoluccia e Sandrina.e la tenerezza sentimentale di Cecchina e del Marchese convergono in una ariosa girandola, soffusa di tenera malinconia.' ■ Di quest'opera mancam finora una edizione:discografica ma la lacuna è stata fortunatamente colmata dalla Fonit-Cetra che mette ora a disposizione del pubblico la registrazione dal vivo realizzata a Roma nel febbraio dell'Sl: diretta assai bène da Gianluigi Celmelti, l'esecuzióne sfoggia una serie' di nomi egregi da Margherita Rinaldi (Cecchino) a Ugo Bertelli (Il Marchese) da Elena Zillo (Paoluccia) a Emilia Ravaglla (Lucinda) ad Enzo Darà, Alessandro Corbeilli Lucia AUberti e Renata Baldisseri. Tutti sono molto a posto nelle rispettive parti e. sorretti da un'orchestra sempre consapevole delllmporlauza. e della sagada espressiva con cui la tratta Piecinni. Particolare curioso: il basso continuo, olire che al solilo clavicembalo, è affidato anche al violoncello barocco, al liuto, al chitarrone, alle cetra, e al mandolino con effetti di gradevole varietà timbrica. pa0|o Gàllaratl Piecinni, «I>a buona-figliola». Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma diretta da Gianluigi Gelmettl. Fonit-Cetra - Musica aperta 3012-3LP.

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