Una nuova indagine sulla vita e le idee del «forzato della penna»

Una nuova indagine sulla vita e le idee del «forzato della penna» Una nuova indagine sulla vita e le idee del «forzato della penna» Jules Verne, il giro del mondo in quarantanni di scrivania pettegolezzo si accompagnano di frequente al successo, va anche detto che la biografia di Verne, ricca di contraddizioni e persino di tinte •gialle*, offre più di uno spunto a un buon feuilleton, e anzi, a un romanzo alla Verne. Lo studioso francese Marc Soriano, specializzato in fiabe e letteratura infantile, vi si è tuffato (.11 caso Verne». Emme Edizioni, pagine 286, lire 18.000) con la voracità e l'adesione dei vernisi, a tempo pieno, ultimo di una serie di critici illustri che hanno fatto di Verne una sorta di cavia esemplare per esercitazioni psico-socio-antropo-strutturaliste: Bachelard, Butor, Barthes. Chesneaux, Serres, Raymond, Tbumler... Verne nasce da una solida famiglia borghese di Nantes, con tradizioni marinare, il padre lo vorrebbe avvocato, ma Jules è di quei rpgazzi che pur senza sapere bene cosa vogliono, sanno già benissimo cosa non vogliono: un sognatore, un animo un po' femmina*., con precoci inclinazioni al calembour e ai giochi verbali, al divertimento goliardico. Nessun problema a scuola, dove naturalmente è fortissimo in geografia. Ma a undici anni tenta di imbarcarsi su un tre alberi in partenza per le Indie, viene acciuffato all'ultimo momento, fustigato a dovere e messo a pane e acqua. Deluso in amore, fa fiuta di andare n studiare a Parigi, in pieno 48, comincia a frequentare i salotti letterari e i Dumas. Cerca di sfondare con le opere buffe e le commedie in costume, si atteggia a libero pensatore. Poi nel giro di pochi anni la scoperta di Poe, che gli consente di mettere a punto una nozione di straordinario basata sulla scienza, e due incontri decisiri, entrambi con figure materne. a primo i quello con Honortne, vedova ventottenne con due fighe, allegra, estroversa, ottima cuoca, scarsi interessi letterari, ed è il matrimonio, anche se Jules continuerà a far vita da scapolo e a trovare i bambini insopportabili, il secondo, il nero matrimonio d'amore, è quello con Veditore Jules Hetzel. Pigmaìione premuroso e interessato. Hetzel ha fiutato le enormi possibilità di mercato aperte dalla scolarizzazione di massa. La formula detta divulgazione, il meravigliosa, coniugato con una tecnologia comprensibile, e proprio quello che ci vuole per rispondere alle attese del pubblico giovanile e di quello adulto, i 'Sederi di piombo^ , come H chiama Verne, il nuovo ceto impiegatizio affamati, dt avventure che non potrà mai vivere. Hetzel mette sotto contratte il giovane insicuro e squattrinato che è Verne: gli garantisce un minimo mensile in cambio di tre volumi 1 anno, discute la scelta degù argomenti, suggerisce l'inserimento di personaggi, interviene per togliere, aggiungere, cucire, criticare gli aggettivi e la punteggiatura. Ver- . m'tm.i.-' l'.mm.u-ium.muim ne diventa un cottimista, «una bestie da soma», come firma scherzosamente certe lettere, ma è abbastanza masochista da lasciarsi strapazzare, e sa che Hetzel è un volpone che conosce bene U mestiere. In quarantanni, la strana coppia sforna una quantità mostruosa di titoli: 64 viaggi immaginari in uno o due volumi, 18 racconti. 4 volumi di divulgazione scientifica, più vari adattamenti teatrali... cerca del passaggio a NordOvest, la guerra civile americana, le scoperte della geologia e della paleontologia. Poi Ci l'abbondante informazione tecnico-geografica, in cui anche le invenzioni e le trovate hanno un suono di verosimiglianza: il procedimento per produrre la . luce abbagliante che spaventa i cannibali, la lente di ghiaccio usata al posto dei fiammiferi... Altre risorse infallibili, la presenza di personaggi semplici ma capaci di elevarsi, in cui il lettore si può identificare, e il divertimento: ogni storia ha il suo mattacchione, le sue gags, le sue battute umoristiche. Poi il vago umanitarismo /ondato sull'universalità della scienza, il sano cameratismo maschi' le. la difesa delle minoranze oppresse, purché di razza bianca. Quasi del lutto assenti le donne, brutte o poco attraenti, o mere parvenze, illusioni ottiche. Ci sono invece le Grandi Madri: la Terra, l'Africa, l'Antartide, continenti da esplorare, da far fruttare. E e» anche un rozzo antisemitismo, che sii espimi nel ritratto convenzionale di un mercante ebreo gretto, avido e in malafede, n gran rabbino di Parigi protesta con Hetzel: siamo già nel clima dell'affare Dregfus. e Verne si pronuncerà per la iolpevolezta de! capitano. Il forzato della penna i diventato un divo, accetto S'il successo sin dal primo libro. Cinque settimane in pallone, ispirato ai viaggi del Géant, il pallone gigante del fotografo Nadar, alto come le torri di Notre-Dame, capace di trasportare una dozzina di passeggeri, acclamato da 200 mila parigini al volo inaugurale. E qui arriviamo al primo dei segreti della ricetta di Verne: l'aggancio puntuale con l'attualità, sia essa i viaggi di Livingstone, la ri-

Luoghi citati: Africa, Antartide, Indie, Parigi