Fallito assalto al Casinò di Sanremo Suona l'allarme due banditi fuggono di Gian Piero Moretti

Fallito assalto al Casinò di Sanremo Suona l'allarme due banditi fuggono Ieri nelle prime ore del pomeriggio attraverso i sotterranei della casa da gioco Fallito assalto al Casinò di Sanremo Suona l'allarme due banditi fuggono Legata e imbavagliata una telefonista che li aveva sorpresi a pochi metri dalla cassa - Vano il tentativo di tagliare con le cesoie un'inferriata, ultimo ostacolo per entrare nell'ufficio della cassaforte dov'erano centinaia di milioni SANREMO — // segnale d'allarme collegato con la caserma dei carabinieri e con il Commissariato di polizia Ita fatto fallire .per un s.offio la rapina dell'anno: l'assalto alla cassaforte del Casinò municipale di Sanremo. Se il colpo fosse andato in porto avrebbe fruitalo un bottino ingente, si parla di centinaia di milióni. Ma c'è stato un contrattempo imprevisto e la rapinaè fallita miseramente. Due gli autori dell'assalto avvenuto tra le 13.30 e le 14 di domenica. Erano armati — ha.detto la centralinista Giuliana Pasquale, SI anni, di Sanremo, unica testimone dell'accaduto e portavano entrambi un passamontagna nero calalo sul viso». / due banditi 'sono entrati net sotterranei del Casinò do¬ po avere forzato il lucchetto di un cancello che divide il piazzale antistante con il sagrato della vicina chiesa dei Cappuccini in via Matteotti. Poi non visti hanno raggiunto la falegnameria situata negli scantinati. Coinè hanno fatto ad aprire la porla, rimane tuttora un mistero. Nessuno lui notato i due, neppure il metronotte che sorveglia l'ingresso del Casinò riservato ai dipendenti situato a due passi dalla porta della falegnameria. 1 banditi hanno raggiunto la parte esterna di una uscita di sicurezza protetta da una inferriata. Era l'ultimo ostacolo verso l'ufficio cassa. Qui sono stati sorpresi da Giuliana Pasquale che si dirigeva al centralino per dare il cambio alla sua collega Liliana Pollanca che doveva smontare alle 14.1 due le hanno puntato le pistole intimandole di fare silenzio. 1 due rapinatori udito il sibilo della sterna sono fuggili ripercorrendo a ritroso lo stesso cammino dell'andata. Nessuno si è accorto della loro presenza e sono riusciti così a far perdere le loro tracce nel dedalo di vicoli del vicino centro storico. «Non potevano raggiungere la cassa — precisa Pietro Mureddu, membro della commissione amministratrice del Casinò —: è protetta in modo tale da far passare a qualsiasi malintenzionato la voglia di tentare qualche azione per ripulirla». Probabilmente, i, due rapinatori volevano sorprendere il valletto che tutti l giorni tra le 13,30 e le 14 trasporta il denaro contante dalla cassa alle sale da gioco situate ai piani superiori. Il valletto accompagnato da una guardia percorre sempre lo stesso itinerario, un labirinto di scale e corridoi che ad un certo punto si incrocia con il sotterraneo dove lavorano i falegnami. Con sé non ha mai meno di 100-150 milioni in banconote di tutti i tagli. «Volevano raggiungere la cassa — sostiene Giuliana Pasquale — uno del due me lo ha ripetuto più volte minacciandomi con la pistola. Non hanno mai parlato dèi valletto. In tutto mi hanno tenuta prigioniera coricata a terra per quasi mezz'ora. Hanno tentalo di sfondare l'inferlata poi, quando hanno ' sentito dei passi, si sono allontanati di qualche metro verso l'uscita. Mi hanno fatto segno di tace re e di non muovermi. Ma come avrei potuto? Ero imbavagliala e con polsi '< caviglie ;ser^f^(j^|fl^è^ cp- xoMo»..,,.,.,. .. In commissariato.e presso il comando dei carabinieri scattato il piano.d'emergenza antirapina ed in un attimo la città è stata bloccata. Alle entrale sono stati istituiti posti di blocco. Numerpsejadiomobili hannojaggiùntq a sirene spiegate il Casinò:. nessuna « Volante» -però Ita intercettato l'auto dei rapinatori, segno evidente che sono fuggiti e piedi scomparendo nei «caru gi» die attrawrsanó la'vicina via Corradi. «Hanno agito a colpo sicuro — dice ancora Mureddu — probabilmente hanno avuto l'appoggio di qualche basi sta». Gli inquirenti hanno esteso le indagini anche all'in terno della casa da gioco, alla ricerca di una eventuale «talpa». «Pino all'ufficio cassa — garantisce Maréddù—non ci sarebbero potuti arrivare in nessun modo, tuttavia abbiamo già predisposto dei lavori ] >er far sì che nessuno in futuro possa avvicinarsi anche soltanto alla parte esterna dell'uscita di sicurezza della falegnameria. Rinforzeremo l'inferiata e provvederemo a bloccare il cancello con una serratura più efficiente. Una cosa è certa: la cassa è protetta In modo tale da scoraggiare gli Arsenio Lupin più abili». L'ultima rapina ai danni del Casinò di Sanremo risale a più di 5 anni fa. Allora i banditi fecero irruzione all'ufficio cassa dalla porta principale dopo aver ferito a rivoltellate un agente della sorveglianza notturna ed un portiere. La rapina fruttò circa 130 milioni. Dopo quell'incursione la direzione della casa da gioco fece collocare nel corridoio principale tre porte a vetri antiproiettile Gian Piero Moretti

Persone citate: Arsenio Lupin, Giuliana Pasquale, Liliana Pollanca, Mureddu, Pietro Mureddu

Luoghi citati: Sanremo