Il giallo di Milena alla tv Battaglia legale a Genova

Il giallo di Milena alla tv Battaglia legale a Genova Sia i Sutter che Bozano si oppongono allo sceneggiato Il giallo di Milena alla tv Battaglia legale a Genova La famiglia dell'uccisa: «E' inammissibile» - Il «no» degli inquirenti GENOVA — Milena Sutter in uno sceneggiato tv? La tragedia della bambina rapita, uccisa e gettata in mare poco prima di Nervi, viene ricor strutta da due registi, Francò Corona e Carlo Castellaneta, per un ciclo, -Giallo cronaca», comprendente altri casi che hanno scosso l'opinione pubblica, quelli del calciatore Re Cecconi, di Lionello E0di, di Pupetta Maresca. Ma fin dal primo annuncio delle riprese, eseguite a Genova, le reazioni sono state di netto rifiuto. Questo -sceneggiato» non lo vuole nessuno. Nemmeno Lorenzo Bozano, che sia scontando l'ergàstolo a'Porio'ASzùrro, il quale ha scritto una lunga lettera al quotidiano genovese -Il lavoro- annunciando di aver diffidato la Rai-tv dal completare la realizzazione di un filmato che direttamente lo coinvolge. Bozano non molla. Forse inai una vicenda ha avuto tanti soprassalti nelle sue rarie fast e tanta ostinazione in chi è stato riconosciuto colpevole del crimine. Assolto al primo processo, fuggito all'e¬ stero durante l'appello, arrestato in Costa Azzurra, Lorenzo Bozano comunica di aver fatto ricorso alla Corte dei Diritti dell'uomo di Strasburgo alla quale presenterebbe -fatti nuovi». «Questa trasmissione — afferma — giocando ancora una volta sul fattore emozionale e su circostanze distorte, può contribuire a Strasburgo ad un giudizio basato sulle sensazioni, come del resto sem¬ pre è avvenuto nel corso del processi a mio carico». Non è il solo ad opporst allo sceneggiato., «Una volta tanto siamo con lui, ovviamente con motivazioni diverse», dice Angelo Costa, che al tempo.del rapimento e del delitto, come capo della mobile della questura di Genova, diresse l'inchiesta di polizia raccogliendo sul cosiddetto, «biondino della spyder rossa» una quarantina di pesanti indizi. I genitori di Milena chiedono soltanto che niente venga «a riaprire una ferita ancora lacerante per la nostra esistenza» . Compatti gli avvoca^ :ttrche nel diversi 'giudizi sostennero l'accusò. «Riteniamo .inammissibile — è l'opinione di Luca Ciurlo, uno del più noti penalisti genovesi — che lo sceneggiato riproponga, a cosi breve distanza, il dramma di una famiglia. Ma nemmeno l'opinione pubblica è preparata a tante. Il film di cui si parla suonerebbe come offesa alla giustizia e alla sensibilità dei genitori di Milena, che hanno solo bisogno di dimenticare». S- c.

Luoghi citati: Genova, Milena, Strasburgo