In casa, la solita Berloni

In casa, la solita Berloni In casa, la solita Berloni Facile affermazione della squadra torinese (107-98) sulla Binova Rieti di ENRICO ISNARDI TORINO — Come era nelle generali, scontate previsioni, la Bertoni ha disposto (107-98) con disinvoltura (certo superiore a quanto espresso dal punteggio) della Binova Rieti. Pur battendosi con generosa caparbietà per tutti i 40', infatti, la squadra reatina non è mal riuscita a mettere in discussione il risultato, potendo soltanto approfittare delle frequenti pause degli avversari per contenere in limiti dignitosi l'inevitabile sconfitta. Si 6 trattato, in sostanza, per i ragazzi di Gianni Asti, di un buon allenamento che non dovrebbe lasciare pericolose tossine in vista del difficilissimo test di mercoledì, sempre al Palasport, contro la ScavoUni Pesaro. La partita si è svolta su un plano tutto sommato accetta¬ bile per 1 primi 20', in cui la Bertoni, pur giocando solo a tratti, ha comunque badato a mettere al sicuro il risultato, scavando rapidamente un abisso fra sé e gli ospiti, sempre nel guai quando Caglieris e compagni cacciavano la palla con un minimo di aggressività; e franata del tutto nella ripresa, con il totale venir meno della concentrazione dei torinesi. Traendo profitto dal rilassamento della Bertoni, gli ospiti, spronati dal nuovo coach Melilla e dagli urli-tipo Tarzan di Zeno e Blasettl, sono addirittura risaliti a «meno 8» a metà ripresa, per subito sprofondare a .meno 20. (73-93) di fronte alla reazione, neanche rabbiosa, nel giro di 6': nulla significa, infatti, la platonica rimonta finale. Senza un vero playmaker ed un vero centro, la Binova non ha mai avuto 1 perni essenziali del gioco, risultando davvero poca cosa come squadra e vivendo esclusivamente sulla vena del suol americani entrambi «mangia-pallonl» (cinquantaquattro tiri in due, sul settantasei di tutta la formazione reatina), ma comunque «produttivi». Specialmente Tony Zeno, autore di 41 punti, con media di tiro eccezionale (58,6%) e con prodezze atletiche spettacolari, ha spesso contrastato da solo la marcia della Bertoni. Oltretutto a Melilla è ben presto mancato Ferro (distorsione alla caviglia destra al 17'), però non In palla sino ad allora. In casa torinese, ha brillato, come al solito, Dan Ford, freddo e imperturbabile anche nel momenti di bagarre, velocissimo in entrata, impietoso dalla distanza. Hanno fatto la loro parte anche i lunghi, almeno nel primo tempo: messi sotto accusa, In specie Ernestone Wansley, dopo l'opaca prova contro l'Honky, Vecchlato e socio hanno realizzato eccellenti percentuali, se non proprio grossi bottini, trovando con assoluta «non eh al ance» il canestro avversario da sotto misura; ad onor del vero anche i compagni li hanno assecondati meglio, Cifre e pagelle: per la Bertóni (47/71, 32 rimbalzi), Caglieris 7 (6/9,3 assiste, 5 recuperate), Brumatti 6 (5/11), Sacchetti 7 (7/11), Ford 7,5 (11/14,5 rimbalzi), Vecchlato 7 (6/7, 8 rimbalzi), Wansley 6,5 (6/9,7 rimbalzi, 1/6 nei Uberi), Lardo 6.5 (2/4), Manzi n 6 (3/4), Mangi ni n.g. (1/3), Melgrati ng. ; per la Binova (42/76, 31), Sanesi 5(0/3), Ferro n.g. (1/3), Blasettl 5,5 (5/7), Zeno 8 (17/29,10 rimbalzi), Sappi eton 7 (14/25,10 rimbalzi), Daniele 6 (2/3), Colantoni 5 (3/5), Pe1 dretti 5(0/1), Caruso, n.g. ArI UtriMaurlxidè:pigc«zl6A~r

Luoghi citati: Rieti, Torino