Morta a 90 anni la prima signorina buonasera

Morta a 90 anni la prima signorina buonasera Maria Luisa Boncompagni annunciò per radio nel 1924 il primo concerto U.R.I. Morta a 90 anni la prima signorina buonasera ROMA — Maria Luisa Boncompagni, decana delle annunciatrici della radio, prima «fan» di Guglielmo Marconi, si è spenta serenamente la notte scorsa nella propria abitazione romana aveva novant'anni, Quello che Maria Luisa Boncompagni non ha mai chiamato, per modestia, debutto bensì inizio del proprio lavoro, coincise con la nascita dell'Araedo telefonico, notiziario abbastanza esauriente per i tempi (erano gli anni venti) mediante il quale si diffondevano i fatti del giorno, spesso corredati da commenti, che era la stessa Maria Luisa ad esprimere. Il 6 ottobre del 1S24, alle ore 21, la sua voce annunciò il concerto sinfonico inaugurale che dava l'avvio all'attività dell'URI (Unione Radiofonica Italiana). Clii voleva ferire, anche involontariamente. Maria Luisa Boncompagni, la ricordava come semplice annuncia-' trice. -Sono stata un'annunciatrice—replicava—ma prima ancora una segretaria e, nel contempo, una giornalista, insomma una "factotum"» (la sua partecipazione, in realtà, ai primi giornali radio, che mandavano In onda le notizie dell'Agenzia Stefani, era totale: la Boncompagni non si limitava a leggere- ciò che le veniva consegnato scritto su di un foglio ma personalmente andava alle fonti delle notizie che avrebbe diramato e, nel limiti del possibile, tenuto conto della censura fascista, cercava di darne, sovente, una interpretazione). Ma facendo un passo indietro e tornando alla sua attività svolta presso la prima società radiofonica italiana, TURI, fu lei — Maria Luisa Boncompagni — a lanciare con l'indimenticabile voce l'appello ai superstiti del dirigibile Italia subito dopo la tragedia avvenuta al Polo Nord. Non poteva mancare t— considerata l'fjss duità della sua presenza dietro i microfoni — un cójit lbuto della Boncompagni all'Elar, primo ente radiofonie > succeduto alla società URI: furono dunque firmate ftro he da lei le «Cronache del regime», mandate in ondi i isteme con Forges Davanzati, Rino Alessl, e giornalisti HI prestigio icome Mario Appelius e Giovanni Ansaldo.? $ Alla Rai — Radiotelevisione italiana — Ja Boncompagni fece il suo ingresso di diritto, grazie ad jna milizia costante e rigorosa di1 annunciatrice «fac^oaim» Il giorno in cui andò in pensione, a 65 anni, «un giorno di lutto. Per soffrire meno — ricorda la sua vecchia amica Pia Morelli — ne trascorse una parte con i tecnici, che là chiamavano per-nome e che le dissero «Torna presto!: ^L'intervento di Paolo Grassi, nella sua qualità di presidente della Rai, le permise attraverso lo sttjnzjamento di un vitalizio di non finire in miseria M Li B Maria Luisa Bonconpagm • ■

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