Caselle: dall'aereo-ospedale è scesa la strage di Beirut di Daniela Daniele
Caselle: dall'aereo-ospedale è scesa la strage di Beirut Accolti all'aeroporto i primi 52 feriti dal Libano Caselle: dall'aereo-ospedale è scesa la strage di Beirut Sguardi disperati e braccia alzate in segno di vittoria - Casa albergo a Collegno con stanze a due letti per i ricoverati - Il vescovo Capucci. «Vogliamo una patria» L'Immagine della guerra, dì tutte le guerre, appare sulla scaletta dell'aereo. Il giovane palestinese, gli occhi fissi nella notte squarciata dal riflettori, è portato a braccia da due medici e adagiato sulla barella: il fuoco che ha incendiato 11 Libano gli ha amputato le gambe. Prima di lui sono scesl altri SI feriti dal Tupolev dell'Interflug che è giunto a Caselle alle 19,25, proveniente da Damasco. Una fila ininterrotta di sguardi disperati e di braccia alzate in segno di vittoria verso i connazionali che agitavano la bandiera con il verde cedro del Libano. Sono 1 reduci di quella guerra che ha sconvolto per la tragedia delle immagini che ci sono giunte, sono 1 feriti che Torino e 11 Piemonte accolgono nei loro ospedali. Le ambulanze della Croce Rossa e 1 pullman sono partiti subito con il loro carico di sofferenza, diretti a Collegno dove l'Usi 24 ha preparato una casa-albergo con stanze a due letti. La Croce Rossa provvederti all'assistenza, un'equipe di medici volontari presterà le prime cure e farà le analisi necessarie allo smistamento del malati nel vari ospedali cittadini. Ad accompagnarli nel viaggio da Damasco a Torino c'era, fra gli altri, il professor Michele Bocca, primario del Maurlziano, che era già stato a Damasco il mese scorso con la commissione di tecnici che era andata a prendere gli ultimi accordi per l'operazione. L'attesa del Tupolev 6 stata lunga. L'arrivo era previsto per le 17,30. Ma 11 tramonto rosso corallo si è trasformato in notte mentre ad attendere i feriti c'era anche un personaggio d'eccezione: l'arcivescovo di Gerusalemme Hllarion Capucci, esiliato nel '77 con l'accusa di aver fornito armi al fedayn. «Sono venuto — ci ha detto — ad aspettare i nostri fratelli, i nostri figli. Siamo una sola famiglia. E sono venuto anche « ringraziare Torino e l'Italia per questo gesto umanitario», i Che cosa significa essere lontani da Gerusalemme? «Nostalgia, sofferenza, non di ogni giorno, ma di ogni secondo. L'uomo che non ha patria si sente sema dignità. Anche gli animali hanno un p& sto dove andare... Quando si «'a in ferie si sta bene, poi, dopo un po', si ha voglia di ritornare a casa. A casa. Voglia di infilare la chiave nella toppa e di essere a casa. Noi sogniamo il momento in cui potremo fi nalmente tornare: La coda deU'«attesa» si allunga. Arriva il sindaco, arriva 11 presidente della Regione. •Il Consiglio comunale — dice Novelli — ha votato la proposta di accogliere i feriti di Damasco all'unanimità. E si è realizzata questa operazione senza perder tempo, nel giro di due mesi». C'è chi dice che sia una manovra propagandistica. Novelli alza le spalle: «Se ti soffi il naso c'è chi dice che fai rumore, se non te lo soffi c'è chi dice che sei sporcaccione... L'importante è alutare questa gente. Certo che accogliere cinquanta feriti non risolve il problema del Libano. Ma quel che potevamo fare l'abbiamo fatto». Qualcuno chiede come mai 1 palestinesi arrivino con un aereo tedesco e non con un volo della compagnia di bandiera. • L'Alitalia — risponde il sindaco — voleva troppi soldi: Poi l'annuncio: è In arrivo il volo da Damasco. Politici, volontari della Croce Rossa, un gruppo di palestinesi che si stringono attorno a monsignor Capucci sono accompagnati in pista. Il portello dell'aereo si apre e scerldono i primi feriti, accolti da un applauso senza trionfalismi. Sono giovani, alcuni giovanissimi. •■Quello è poco più di un bambino...; mormora Novelli indicando un ricciolino che si appoggia alle stampelle. Le bombe, i colpi di mitragliatrice, non fanno distinzione tra grandi « piccoli. Le immagini della guerra continuano a sfilare sotto la luce del riflettori. Daniela Daniele 1 feriti più gravi scendono dall'aereo aiutati da volontari
Persone citate: Accolti, Capucci, Michele Bocca, Novelli
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