Lucio Lombardo Radice (pci) morto d'infarto a Bruxelles

Lucio Lombardo Radice (pci) morto d'infarto a Bruxelles Era in Belgio per preparare un convegno sul disarmo Lucio Lombardo Radice (pci) morto d'infarto a Bruxelles Professore universitario. 66 anni, membro del comitato centrale - BRUXELLES — Lucio Lombardo Radice» 66 anni, membro del comitato centrale del pel, è morto per Infarto nella notte di sabato all'ospedale Saint-Pierre di Bruxelles. 81 trovava nella capitale belga per partecipare a una riunione del comitato di coordinamento per la preparazione del Convegno europeo per II disarmo nucleare in programma a Berlino nel maggio prossimo. Nato a Catania nel 1616 si Iscrisse a Roma al pel nel 1938. Professore ordinario di matematica ha pubblicato Importanti lavori scientifici. Difficile trovare tra gli in-' tellettualt «storici» del pei uno che al pari di Lucio Lombardo Radice abbia saputo legare con tanta continuità e organicità la sua opera di, scienziato e uomo di cultura (vastissima) ad una severa e fedele milizia politica. Appartenente alla generazione dei Bufalini, Alleata, Ingrao, Natoli, Troxnbadort, fece parte con essi, negli anni della caduta del fascismo e della Resi- o o i o n n . n sterna, del cosiddetto «Soviet romano», da cui Togliatti trarrà t nuovi quadri intellettuali che, secondo i suoi disegni, avrebbero dovuto sostituire gradualmente la vecchia, guardia operaista e sovietizzante. Lombardo Radice, a differenza detycompagni del «Soviet romano», non divenne un • rivoluzionàrio di professióne»; abbracciò con successo la carriera universitaria. Nella sua quarantennale milizia politica le ombre non sono poche: dallo stalinismo acritico degli anni della guerra fredda all'approvazione, sia pure tormentata, dell'invasione sovietica dell'Ungheria; dalla convinzione pervicace che il marxismo e II leninismo fossero «metodi scienti fioi» ad una sostanziale esitazione nell'appoggiare - lo strappo» berlingueriano dall'Urss. Le luci, tuttavia, prevalgono sulle ombre: basta ricordare la sua opera costante in favore del rinnovamento della scuola italiana, che avrebbe dovuto assuTnkrtinuovi e rigorosi fondamentiI matematici e scientifici, sbarazzandosi dalle impalcature retorico-umanistiche che, ancora oggi, appaiono così dure a morire. Un'opera die egli ha svolto, soprattutto, cóme fondatore e direttore di una rivista come «Riforma della scuola», e come autore di numerosi libri e articoli di carattere pedagogico e didattico.- Anche nel pel. Lombardo Radice cercò di'rinnovare metodi e mentalità. Al dialogo con i cattolici dette un calore e una sincerità di convinzione estranei allo strumentalismo di Togliatti e al freddo dottrinarismo di Franco Rodano. Fu contrario a risolvere t con trasti Interni con il metodo delle scomuniche e delle espulsioni, fu tra l pochi prendere posizione, nell'ottobre '69, contro la radiazione dal pei degli intellettuali del «Manifesto»,, 1 Cercò di capire nuovi fermenti intellettuali che venivano dall'Est. Si legò di personale amicizia con il dissidente marxista della Germania Orientale, lo scienziato Havemann, a favore del quale più volte intervenne presso il governo di Pankow. Si accostò, tra i primissimi nel suo parti to, alla letteratura dissidente sovietica (dalla Ginzburg al Solgenltsyn di «Ivan Denlsovic e del «primo cerchio»), .senza però condividerne gli esiti pili coerenti, cioè la rottura con il sistema politico e ideologico rappresentato dotIVrss. Questo è statò il limite della sua storia, non fàcile, mai segnata dal conformismo, sempre all'insegna di una grande onestà, semplicità nel rapporti umani e dedizione agli Impegni presi. Doti sempre più rare nel mondo intellettuale i politico italiano. p. sin. Lucio Lombardo Radice

Luoghi citati: Belgio, Berlino, Bruxelles, Catania, Germania Orientale, Roma, Ungheria, Urss