Wojtyla nella bufera casi di assideramento di Marco Tosatti

Wojtyla nella bufera casi di assideramento La visita al santuario di Montserrat Wojtyla nella bufera casi di assideramento Duemila persone (dopo una notte sotto la pioggia) soccorse dalla Croce rossa - Uccise da una frana due ragazze al rientro dal pellegrinaggio DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE MONTSERRAT — Una giornata drammatica, funestata dalla violenza del maltempo: pioggia, vento, gelo. La bufera non ha impedito ai fedeli di accorrere a vedere il Pontefice, ma almeno duemila persone hanno dovuto ricorrere alle cure della Croce Rossa per il verificarsi di casi di febbre e assideramento, e due ragazze sono state travolte e uccise da una frana dopo aver assistito alla cerimonia religiosa. Mercedes Sai? Busquets, 18 anni e Maria Dolores Boada. 17 anni, stavano caricando il loro bagaglio sul torpedone della scuola per tornare a Gerona, il loro paese, quando sono state investite da un enorme blocco di terra e sassi staccatosi dalla vicina montagna. Nella bufera Giovanni Paolo Il è giunto al santuario di Montserrat. fra i monti della Catalogna, luogo di venerazione, nei secoli, di un'immagine della Madonna famosa quasi quanto quella di Czestochoica. E in questo modo si è compiuto un immaginario gemellaggio fra le due madonne • nere», la regina della Polonia e quella conservata nel monastero spugnolo nascosto fra i monti, che fu, fra l'altro, un luogo di ritrovo e di discussio- ne degli oppositori di Franco durante il regime. Il grande protagonista comunque è stato il maltempo. Già pioveva sabato sera, a Saragozza, quando il Papa si è affacciato verso le 22.3U, per rispondere al saluto di varie centinaia di giovani che io acclamavano. Ha rifiutato di coprirsi con un ombrello, quasi a voler smentire le voci di chi lo vuole di giorno in giorno più stanco e provato dal severo «tour de force». Ieri mattina è calata la nebbia su tutta la zona, alternata a violenti scrosci di pioggia. E' stata addirittura presa in considerazione l'ipotesi di saltare la visita al santuario di Montserrat. In elicottero Wojtyla non è riuscito ad arrivare al santuario: è sceso all aeroporto di Barcellona, e con un'autovettura privata si è inerpicato sull'impervia strada per quaranta chilometri fino al tempio, dove da qualche ora si erano assiepate migliaia di persone per assistere alla Messa e all'Angelus. Alla Messa hanno pero dovuto rinunciare: il forte ritardo ha consentito al Papa di tenere solo un discorso ai pellegrini, e di benedirli, in un momento di pausa della pioggia. Per sottolineare l'analogia fra le due madonne, quella di Montserrat e di Czestochoica, quando finalmente Giovanni 'Paolo II è entrato nel tempio ìper rendere omaggio all'im! maginc, un coro ha intonato il j i Salve Regina» in polacco. Il \Papa ha parlato brevemente ,di concordia li fermenti autonomistici in Catalogna sono forti, anche se non come nei Paesi Baschil e poi ha ripreso il viaggio verso Barcellona, la capitale della regione, sempre sotto una pioggia scrosciante. Nella metropoli, la seconda di Spagna dopo Madrid, sabato sera alcune centinaia di femministe e omosessuali avevano dato vita a una manifestazione di protesta contro la visita del Pontefice. A un certo pun to il corteo è stato sciolto dalla polizia, per ricomporsi però più tardi.senza incidenti. Barcellona, di antiche tradizioni operaie e anarchiche, ha tributato un'accoglienza calorosa al Papa, nonostante il maltempo e nonostante le Marco Tosatti (Segue a pag. 2 - 4" col.)

Persone citate: Busquets, Franco Durante, Gerona, Giovanni Paolo, Maria Dolores Boada, Montserrat, Wojtyla

Luoghi citati: Barcellona, Catalogna, Madrid, Polonia, Spagna