II dissenso in Urss implora l'Occidente «Non abbandonateci»

II dissenso in Urss implora l'Occidente «Non abbandonateci» II dissenso in Urss implora l'Occidente «Non abbandonateci» L'appello di Sacharov per Sharanskij condannato a 13 anni nel gulag - Salute in pericolo L'esilio e l'isolamento a Gorki) non hanno impedito ad Andre) Sacharov d'intervenire giorni fa a favore di Anatolj Sharanskij, la vittima piti duramente colpita dei processi del '78 contro i fondatori dei 'Gruppi per la salvaguardia degli accordi di Helsinki» (in materia di diritti umani e civili), sorti a Mosca e in altre città sovietiche per denunciare le violazioni degli accordi stessi da parte delle autorità. Sharanskij, per la cui liberazione è intervenuto anche il presidente Pertint, sta scontando in un -lager* della regione mordvina di Perm una condanna a tredici anni di reclusione. I ripetuti scioperi della fame e le lunghe detensioni negli -shizo- (celle disolamento punitivo) ne hanno minacciato la salute: -Solo un provvedimento di liberasione può salvarlo», comunica Sacharov nel messaggio inviato a Giovanni Paolo II, a Berlinguer e al presidente Mitterrand. Gli appelli per Sharanskij cadono in un momento in cui i mass-media e 2'opinione pubblica occidentali sembrano essersi del tutto dimenticati del dissenso sovietico, dopo l'intensa, ma breve e contrastata, parentesi dei secondi Anni 70. Eppure, tra questi primi Anni 80 e l'epoca in cui il movimento per i diritti civili e umani si sviluppò in Urss acquistando caratteri e consensi abbastanza ampi (tra il '67 e il '68), per il dissenso non c 'è mai stata soluzione di continuità, nonostante le dure condanne inflitte dai tribunali: i «lager», i -manicomi speciali», gli -esili» in Occidente, i 'pentimenti» e le -confessioni», in una parola il 'terrore selettivo» con cui HKgbha di volta in volta colpito i dissidenti e i loro gruppi e posto fine alla loro attività nel >samizdat» (autoedizioni). Le ultime prove più dure sono state, dopo t processi del '78, le -purghe» decretate e realizzate da Jurij Andropov (già presidente del Kgb e ora indicato tra i possibili successori di Breznev) prima delle Olimpiadi di Mosca, e l'isolamento a Gorkij di Sacharov che da solo, grazie alla sua infinita disponibilità, era riuscito a catalizzare intorno a sé gli uomini e i gruppi più. eterogenei e a raccogliere una ■controinformazione che da Mosca si diffondeva in Deciti cri te grazie alle sue relazioni e al suo prestigio. Dopo queste prove, da cui è uscito decimato, il dissento non è morto: ha soltanto mutato le forme dei suoi interventi. La riflessione e l'approfondimento dei problemi economici, sociali, storici e soprattutto religiosi dell'Vrss hanno sostituito la letteratura di denuncia e la pura controinformazione. Negli ultimi anni, alcune riviste del «samizdat- come 'Varianti», 'Socialismo e futuro», 'Ricerche» hanno segnato questo momento nuovo. Anch'esse, naturalmente, sono state oggetto delle attenzioni del Kgb, con le sequenze Immaginabili di perquisizioni, sequestri di materiali, arresti, condanneedesili. Gli ultimi arresti hanno colpito a Mosca e Leningrado es]x>nentl del dissenso religioso: tra questi, citiamo Rosttslav Evdokimov, Valeri) Senderov, Zoja Krachmelnlkova. Quest'ultima (cinquantatreenne, scrittrice, critica letteraria e traduttrice) è accusata di propaganda anttsovietica per aver redatto la rivista religiosa Nadezhda (La Speranza): una raccolta di testi dei padri della Chiesa, articoli di cara ttere Ideologico e catechistico, testimonianze sull'ortodossia nell'età post-rlvoluzlonarta. E' rinchiusa nel carcere di Lefortovo. Gli amici e il marito (lo scrittore Feliks Svetov) hanno scritto lettere di protesta contro questo arresto, in cui si colgono i segni allarmanti di una recrudescenza delle persecuzioni religiose In Untone Sovietica. Mal, Infatti, la Krachmelntkova era Intervenuta In questioni di carattere politico: con la sua rivista si prefiggeva il compito di ricostruire lame: moria storica nel popolo del credenti. Una circostanza sinistra ha segnato ti suo arresto: per perquisire la sua casa, sequestrarle l'archivio personale, la -Bibbia» e il 'Vangelo-, gli uomini del Kgb sono venuti all'alba, prima del lattalo: come al 'Vecchi tempi» di Stalin, ti dittatore georgiano. Basta questo inquietante particolare a suggerirci che il dissenso non è ancora stato ridotto al silenzio. Piero Sinattl kij Andrej Sacharov Analolj Sharanskij

Luoghi citati: Gorki, Helsinki, Leningrado, Mosca, Urss