John Mayall, trascinante nonno del blues

John Mayall, trascinante nonno del blues E' cominciata a Torino la sua tournée con Mick Taylor - Il concerto di Toquinho, poeta del samba John Mayall, trascinante nonno del blues TORINO — Il popolo del blues che vive da queste parti, si è radunato l'altra sera al Palasport per una rimpatriata: in tempi di magra come quelli che vive ora la musica pop, quattromila giovani d'ogni età sono un oceano; e la festa del debutto della tournée di John May ali è riuscita tanto che ci mancavano solo le candeline da spegnere. Mayall è uno che si è filato almeno due generazioni di musica. A 49 anni suonati, bisogna prenderlo per quello che è: un nonno del pop dalle giunture arrugginite, ossa consumate dal palcoscenico, ma in cuore tanto blues da poter trascinare come ragazzini alla prima uscita serale anche i compassati «signori» che s'erano portati dietro i pargoli semiaddormentati. Il blues, per chi non lo capisce, é una musica 'che mette tristezza, una roba da negri, desolata, disperata e alla fine anche noiosa; ma per chi il blues ce l'ha dentro., non c'è musica più bella, più felice e più fatta dall'uomo e non da-' gli struménti. Questo anche quando (come l'altra sera), rimpianto d'amplificazione è, orrendo. Mayall suona con musicisti che ha fatto lui: Mick Taylor, Colin Alien alla batteria, Thompson al basso che fra qualche giorno sarà sostituito da John McVie del Plectwood Mac. Come tutti 1 vècchi campioni, ha bisogno di tempo per scaldare i muscoli e dar fiato al polmoni. Il quartetto del Bluesbrakers l'altra sera ha fatto un po' di tutto, con qualche gigionismo e, forse, non troppa voglia di lavorare: spesso. Infatti, si rifugiava nel blues urbano più elettrico o nelle tentazioni facili del blues-rock; però poi. a forza di provarci e di farsi scaldare dal fiato corale dei quattromila, ha capito che bisognava mettercisi veramente ed è finita col Pala¬ sport scatenato come nemmeno sa fare Una banda di hardrock. Mick Taylor (che è l'ora di finirla di dire: quello dei Rolllng; è lui e basta) ha tirato via dalle sue corde delle impennate ruggenti, e non è bastata nemmeno la giovane moglie di Mayall che faceva la vocalist a mandare all'aria la bella festa. Il gruppo sarà domani ospite al Blitz di Mina. Mentre i malati di blues si scaldavano al Palasport, c'era un'altra chitarra che incantava un migliaio di patiti del samba e della bossa nova: Toquinho, al Colosseo, ricamava melodie e ritmi con un'allegria che faceva pensare a quale errore commettano quelli che tentano di tradurre con «malinconia» l'Intraducibile saudade della musica brasiliana. Appoggiato da un percussionista, Papete, che tira suoni e rumori incantevoli anche dal silenzio, e accompagnato da tre belle ragazze che si ostinano a voler cantare e non gli basta esser belle, que-, sto poeta vagabondo del samba ha combinato uno show colorato, popolaresco ma anche raffinato. Con Fontana, l'uomo che ha portato in Italia la musica brasiliana, Toquinho sta ora progettando un grande show, di cui sarà protagonista, «che /accia «punto—dice—d'una situazione di qualità, un panorama musicale dal Nordeste a Sao Paulo. Perché i ritmi brasiliani sono centinaia, ed è giusto farli conoscere». m. ven. Questi i prossimi concerti della tournée di Mayall e la sua «band»: stasera Brescia; lunedi Bologna; 2 dicembre Genova; 3 Verona; 4 Ostia; 5 Napoli; 7 Roma; 9 Pesaro; 10 Lugo di Romagna; 11 Perugia; 12 Firenze; 13 Reggio Emilia; 14 Padova; 19 Novara; 16 Voghera; 18 Gorizia; 19 Viareggio; 20 Nizza. John May ali è tomaio in Italia