Il sindacato ritrova l'unità contro la «terapia Fanfani»

Il sindacato ritrova l'unità contro la «terapia Fanfani» «Se non cambia programma sciopero generale entro le Feste» Il sindacato ritrova l'unità contro la «terapia Fanfani» Già in alcune fabbriche sono partite agitazioni spontanee ■ Incertezza per i contratti ROMA — 8e Panfanl non cambia programma, sciopero generale prima delle feste. Non è stato difficile ai sindacati ieri confermare questa intenzione, nell'incontro fra la segreteria unitaria Cgil, Cisl, UH e le federazioni delle varie catégorie di lavoratori. SI ha notizia di agitazioni spontanee in alcune fabbriche. Se il governo si farà, quando il programma sarà stato cambiato bisognerà ridiscuterne da capò; e allora tutto questo accordo potrebbe non esserci più. Olà ieri dalla Cisl qualcuno ha ammonito a non giocare troppo in fretta la carta dello sciopero generale, mentre dalla Uil si avvertiva che la battaglia per un programma di governo migliòre non è ancora perduta. L'organo che decide, il direttivo unitario Cgil, Cisl, Uil, si riunirà probabilmente la prossima settimana. Per ora, i dirigenti sindacali sono tutti molto, duri, senza distinzione di correnti di partito. Duro è anche 11 comunicato che si è voluto diffondere alla fine delia-riunione di ieri: si dà un •giudizio negativa sull'ipotesi di programma, centrata su un indirizzo unilaterale che colpisce lavoratori e pensionati mentre non affronta intollerabili posizioni di privilegio è di rendita e non delinea iniziative per l'occupazione, contro la recessione". In apertura della riunione, Sergio Garavinl (comunista della Cgil) aveva subito detto che a un programma come quello preparato da Fanfani, -il sindacato non potrà che rispondere con io sciopero generale-perchè -perfino Giovanni Agnelli riconosce che sul fronte dell'occupazione e del prelievo fiscale siamo ormai a una soglia invalicabile: Enzo Mattina (socialista della Uil) ha affermato che occorre «informare il Paese dell'iniquità della proposta FànfanU. Per Giorgio Llverani (repubblicano della Uil), -l'atteggiamento del senatore Fanfani, menare fa piena luce sui. motivi reali della crisi:del precèdente governo, fa il paio con quelle forze piti arretrate del padronato che' hanno colto l'occasione per rimangiarsi gli impegni assunti: Su come proseguire la lotta per il rinnovo del contratti nella riunione di Ieri si sono confrontate divèrse ipotesi, nessuna delle quali è sembrata buona. Nonostante quella che viene considerata una buona riuscita dello sciopero dell'industria mercoledì scor- so, la battaglia per i contratti continua ad essere difficile. 11 comunicato annuncia che si darà luogo ad una -forte e intensificata azione di lotta articolata, cercando di accelerare i tempi delle trattative con le associazioni imprendltoriallminori: Si è discusso, con pareri diversi, soprattutto su questo: 1) se sia opportuno, in attesa del rinnovo dei contratti, fare accordi .aziendali là dove le condizioni sono favorevoli; 2) se convenga combattere per strappare à singole aziende la garanzia che a gennaio lasceranno la scala mobile cosi com'è. Adesso la segreteria unitaria ne riparlerà. Il segretario confederale Cisl Cesare Delpiano ha detto che occorre accentuare la pressione sull'Interslnd (l'associazione delle imprese a partecipazione statale) per dividerla dalla Conf industria. A giudicare dalle dichiarazioni fatte ieri dal direttore generale dell'Interslnd, Giuseppe Capo, questo obiettivo è lontano. Le aziende Irl ed Eflm associate all'Intersind non possono, sostiene Capo, -offrire al sindacato un negoziato di comodo- trascurando ciò che per loro è primario, «il recupero di efficienza e di competitività.; si tratta di -aziende come tutte le altre, per le quali non sono nemmeno ipotizzabili diversi regimi per aspetti tanto importanti delle regolamentazioni contrattuali: s.L . Vincenzo Mattina Sergio Garavini

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