Nel pantano dell'Oua di Alfredo Venturi

Nel pantano dell'Oua OSSERVATORIO Nel pantano dell'Oua pwusaibjiee. « iti vestite <tt TVijwU i MiitaMt* jprr Ite s»XxÒÒSt vis. a iumUw mts. Ili vortKsc. qraesSemesHte 'te anmutitc M-i « Saurj * di, ijjvwntt ifcJ'GrgiTtirra•jvnù: ;>w l!U'niià VifrCUlll: (©utì,. «a. ^aituttr lfa> asarawagate pi rrmmamra <tt ao tannini suite taprosseatanm dtìlte Sqruimucs Simamni. Hat Sansa Cc^utsnuiu spuiaiciu. E «ùtaic a. ma> ve. L'altra aaa&, psr mamanca t& acEcidLr anrnmvn tit i t»iWTfr?rTTt (TìctiJÌ Cosi Muummar CjfteAàir & non potrà «esose sfi ansbiti panni di rassnieirre <fe turno dti[ror£2^n^icc.(; cotsàneniale. né partire dalla tribuna newyorkese delle Nazioni Unite a nome di tutta l'Africa, n leader deluso parla dì «compiono franco-americano •>. e gratìfica dell'appellativo di » lacchè dell'imperialismo. i presidenti africani che sul tema scottante del Ciad non la pensavano come lui. Costoro, dice Gheddafi, ohanno tentato invano di umiliare la Libia». Vediamo di riassumere i termini della contesa. A N'Djamena, capitale de! Ciad, c'è un presidente saldamente installato: Hisséne Habrè. A Bardai, nel Tibesti, c'è un ex presidente'che ambisce a tornare presidente effettivo: Goukouni Oueddei. Quest'ultimo gode, sia pure fra alti e bassi, dell'appoggio libico. Finché questo appoggio è stato totale, C-oukouni Oueddei ha potuto con relativa tranquillità esercitare, da N'Djamena, il potere sull'intero Ciad. Ma a un certo momento Gheddafi ha richiamato in patria le sue truppe, e sotto lo sguardo benevolo di una forza interafricana spedita per l'occasione, Hisséne Habrè ha po¬ i tuti* assumiate ài gettare. G ài dnttide: $tisdh£ h* tfrihanSmutì» Ovattai? le m^rusut «sua due: perete u^Uisu&ii j**?ut iiSnftiH> 3 n-:H>:vt: gtoàMbiaa di tntiium . cuc fiat». <t pei| qM <»3ittfifiiÉi xo&tsa ren! atissoftiDe afl «esso ddJ in&rusii m xnscs del vertice triovìlne e deffij preadenzn 1 QÙ», «anca eke aìal sì eoo. alia jCTteo&xTC s££tan | «tane gjieiUn Carlfcmi Ma I «nat et sà cftàede ancora: se Ofn^^fHP. ria abtoudccLUO Cuottà per avere FOua. parcàe Beai ha ripreso a proteggerlo proprio quando FOua stava per essere sua? ìm afere paiole: perché il Gad fe tornato a essere, a Tripoli, più importante delta presidenza panafricana? Per ora è impossibile rispondere. Quanto al compromesso faticosamente raggiunto l'altra note, non poteva non fallire. Consisteva in questo: da un lato Gheddafi riconosceva i diritti di Hisséne Habrè, dall'altro quest'ultimo si levava gentilmente di tomo, rinunciando, a sedere al vertice. A questo punto la diciannovesima conferenza era nelle mani del presidente di N'Djamena: e soltanto gli ottimisti potevano pensare che costui, avrebbe fatto un simile favore all'agguerrito protettore, del, rivale. Certo che ora la lunga guerra del Ciad rischia di conoscere nuove sanguinose "offensive: mentre un'Africa più divisa che mai cerca per la seconda volta di ridurre la drammatica frattura. I libici parlano di un disegno molto preciso dei «moderati»: evitare a tutti i costì il vertice tripolino, saltare a pie pari l'imbarazzante presidenza Gheddafi. Starà anche molto preciso questo disegno, ma certo a Tripoli non si sono fatti molti sforzi per contrastarlo. Alfredo Venturi : tfli'il^feai^Wfcw<>^»t^'Wlii:: iTCta & Mia* «coca

Persone citate: Gheddafi, Habrè