Il giallo di Assisi

Il giallo di Assisi Il giallo di Assisi di BERNARDO VALLI C'è un giallo italiano, con strascichi internazionali, che non riguarda l'attentato ai Papa, né la P2, né i pentiti delle Brigate rósse, riè la mafia, ma il pittore e architetto Giotto di Bondone. Benché il protago-' nista sia deceduto da secoli, i fatti sono recenti, risalgono all'ottobre scorso. Si sono svolti ad Assisi, nella Basilica superiore di San Francesco, subito dopo il tèrre-moto che ha colpito l'Umbria. Capitolo primo. In quei giorni molti quotidiani italiani pubblicano, alcuni in prima pagina, con grande ed encomiabile slancio, una fotografia drammatica: quella dell'affresco di Giotto raffigurante il presepio di Greccio «lesionato dal terremoto», dicòno.le didascalie. È infatti sulla prezior sa superficie si scorge «un vistoso strappo». Quella è una delle ferite provocate .dalle ripetute scosse. Le allarmanti, desolanti prove della catastrofe vengono illustrate ai giornalisti italiani accorsi sul posto. Un. esperto tira le somme e le sue parole sonò pubblicate l'indomani. Riferendosi a uno degli affreschi lesionati dice: «Il terremoto ha intaccato la parete sino al cornicione. Le nuove vibrazioni hanno agito sulle vecchie lesioni staccando praticamente l'intonaco». Ilbilancio è pesante: tre affreschi del grande ciclo giottesco sulla vita di San Francesco appaiono seriamente compromessi. Ed è quel che la stampa nazionale riferisce il 21 ottobre con giusta attenzione,-per richiamare alle loro responsabilità le autorità competenti. Capitolo secondo. I titoli dei quotidiani italiani mettono in allarme la stampa internazionale. Accorre sul posto l'inviato 'del New York Times, che sul'voluminoso numero di domenica 7L novembre pubblica una corrispondenza da Assisi. Al giornalista americano, il padre guardiano dei tesori artistici della basilica, Vincenzo Coli, dice che i giornali italiani hanno «esagerato». Spiega che lo strappo visibile sulla fotografia dell'affresco pubblicata dai quotidiani non è stato provocato dal terremoto. Si tratta di una vecchia lesione già restaurata. Nessuna ferita apparente e stata inflitta dalle ripetute scosse d'ottóbre. Soltanto indagini più approfondite, già in corso, potranno valutare i danni alla stabilità della basilica, certamente minacciata dai ripetuti terremoti oltre che dai secoli. Sono particolarmente vulnerabili tre affreschi, non compresi nella recente restaurazione, per la solita, cronica mancanza di fondi. - Dov'è la verità? Nel capitolo primo o nel capitolo secondo? Il dramma c'è:, ed è quello, della diffìcile soprawjvenza di tesori che non sono soltanto nazionali. Ponendo il quiz di Assisi non voglio minimamente attenuare l'allarme, he disarmare l'impegno di chi si dèdica'a salvare quel che la storia ci ha lasciato, e che talvolta, può esagerare i fatti a questo fine. Dio me ne guardi! Ma penso 'che per Giotto, come per gli altri problemi italiani, ci si debba attenere alla realtà. Non è con.i. titoli catastrofici e le dichiarazioni imprecise che si preveggono' le tragedie, comprese quelle non misurabili sulla scala di Mercalli. Si finisce semplicemente col non credere più in quel che noi stessi diciamo e col non essere presi sul serio da chi ci ascolta. !■'■'■■■■ J

Persone citate: Mercalli

Luoghi citati: Assisi, Bondone, Greccio, Umbria