In Giappone dopo 37 anni un premier vuole il riarmo di Vittorio Zucconi

In Giappone dopo 37 anni un premier vuole il riarmo Oggi Yasuhiro Nakasone riceverà rinvestitura alla Dieta In Giappone dopo 37 anni un premier vuole il riarmo Alla guida della superpotenza economica dell'Estremo Oriente Un «duro», ex tenente della Marina imperiale - Nakasone è unanimemente considerato il più oltranzista tra i leader del partito liberal-democratico - Il suo slogan: «Un uomo forte al governo» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE TOKYO — L'.autunno dei governi», la tormentata stagione critica internazionale clie sta rivoluzionando il panorama del potere nel mondo, ha portato alla guida della superpotenza economica giapponese un duro, alcuni dicono addirittura un falco. Certo, è il primo caiio del governo che abbia nel suo bagaglio politico la parola che per 37 anni nessuno in Giappone ha osato pronunciare: riarmo. Yasuhiro Nakasone, il sessantaquattrenne ex tenente della Marina da guerra imperiale ed ex agente di polizia che oggi sarà ufficialmente nominato primo ministro dalla Dieta, è unanimemente considerato come il più oltranzista tra i leaders del partito di maggioranza assoluta. Un uomo che ha vissuto 13 legislature in Parlamento nel segno dell'anticomunismo più accanito e del ritorno del Giappone all'autodifesa. Il suo slogan elettorale, con il quale ha vinto la consultazione tra gli iscritti del partito, non lascia dubbi: -Un uomo forte al governo'. Il premier che sarà consacrato oggi non solo è uomo dello stesso partito liberaldemocratico al governo dagli Anni Cinquanta, ma appartiene. aiY establishment liberaldemocratico che domina questa ' formazione con una sicurezza impervia al passaggio degli anni e degli scandali: Nakasone è della «scuderia Tanaka», la fazione che fa capo all'ex primo ministro accusato di avere preso nel '73 bustarelle per quasi tre miliardi di lire dalla Lockheed, ed è ancora In attesa di una sentenza giudiziaria che molti prevedono di condanna. Dunque è una vittoria dell'apparato, delle correnti più forti, di Tanaka sopra l'altra fazione, quella di Fukuda, e soprattutto contro. la sfida .lanciata dal tecnocrati minoritari, in nome di una amministrazione politica più moderna e spregiudicata del colosso asiatico. Una vittoria che, stando alle biografie e alle premesse. politiche, non promette quell'apertura internazionale che la crescita economica giustificherebbe da tempo e che le grandi multinazionali, gli intellettuali più cosmopoliti, 1 tecnici usciti dagli anni del «miracolo» chiedono. Nakascne è figlio della provincia, del Nord, e non della città, cioè prodotto del Giappone di ieri più che del Giappone esploso nel boom industriale. In questo, egli è perfettamente in linea con i suoi predecessori, tutti emersi grazie ad un sistema elettorale che privilegia ancora i distretti agricoli sopra quelli urbani, e non consente alle tor¬ ze nuove di conquistare il potere. La sua vittoria sul concorrente più forte, Toshio Komoto. è stata schiacciante: più del doppio dei voti espressi dagli iscritti al partito. Ma dietro questa apparente «normalità» della scelta fatta con Nakasone si nasconde, una novità potenzialmente di grande momento internazionale: a differenza del suo predecessore, il cauto, grigio Suzuki, e del suo avversario sconfitto, Komoto, Yasuhiro Nakasone è un deciso avvocato dei riarmo giapponese, il più esplicito tra tutti i politici nipponici nel chiedere il rafforzamento bellico del Paese soprattutto in funzione antisovietica. Rigorosamente anticomunista (la sua vittoria è stata accolta, .infatti con favore in pdrspmtgèrb■! »ì.l ■■>• : .—~— Corea, a Taiwan, in tutte le nazioni asiatiche di prima li. nea contro l'Urss e la Cina) egli è celebre per avere esordito in politica nel 1947, girando le campagne della sua regione del Nord, la prefettura di Gumma, sopra una bicicletta pitturata di bianco per -dimostrare la volontà di proteggere ad ogni costo il Giappone dal pericolo rosso«. Gli avversari lo avevano subito soprannominato il «falco del Nord», e il nomignolo gli è rimasto. Il nuovo primo ministro/evidentemente preoccupato di attenuare in qualche modo questa sua fama ed evitare reazioni troppo aspre dai grandi vicini del Giappone, si è subito autodefinito ieri sera: «Sono un falco, ma un liberal, deciso a tenere saldo il Giappone sulla rottamediana — ——:—■ . negli affari internazionali*. Egli si è anche sforzato di smentire i sospetti «riarmistl» dicendo: -Non voglio un Giappone superpotema, ma solo la moderniszazione e il miglioramento delle capacità difensive del mio Paese. Dobbiamo essere in grado di difendere il nostro spazio aereo, le nostre rotte navali e il nostro territorio». Ma quando si tiene a mente che la «minaccia» cui Nakasone si riferisce viene da Urss e Cina, non da nazioni minori, si intuisce come questa «capacità di difendersi» cui egli allude comporti ben più che una. semplice . modernizzazione» di un esercito che ora è ridotto in quantità (attorno ài 250 mila uomini) ma già ottimamente equipaggiato. Vittorio Zucconi Tokyo. Yasuhiro Nakasone, a sin., eletto presidente del partito liberaldemocratico é automaticamente nuovo primo ministro, riceve le co nummi a/ioni del suo predecessore Zenko Suzuki (Telef.) di i il C Ti i ttt lli ffi itili