E' capitale dello sport anche con Lazio e Banco di Giorgio Viglino

E' capitale dello sport anche con Lazio e Banco E' capitale dello sport anche con Lazio e Banco ROMA — Non era mal successo nella storia dello sport nazionale che Roma tenesse fede su tanti fronti al suo titolo di capitale. Lo sport, e ancor più gli altri sport che non sono il calcio, sono riservati alle aree prospere e industrializzate, si diceva, non a questa megalopoli che vive sui servizi, sull'amministrazione pubblica, e ingloba ancor oggi masse di inurbati che vanno ad infoltire i quadri del sottoproletariato. 81 diceva, ma solo fino all'altro ieri, e neppure più con tanta convinzione visto che la Roma è la grande protagonista. Un po' di sorpresa c'era di fronte a quel Bancoroma che eccelleva nel basket, sport ricco, universitario per definizione, e riservato ai giganti, litologia che nei pressi del Vaticano non abbonda. Ieri poi la botta definitiva: la Lazio, la squinternata «Lazietta», sempre sull'orlo del tracollo finanziario, ha continuato la sua serie vincente ed ha staccato anche il Milan nella graduatoria della serie B che capeggia con sicurezza. Roma capitale nello sport: adesso è proprio vero e si corre a verificare. Quel Daniele Masale, diventato campione mondiale del pentathlon moderno, è sardo di origini ma è nato e vive a Roma, e poi non sono romani tutti 1 nuotatori che vengono da mezz'Italia e poi progrediscono ai centri Coni del Foro Italico? «Se è per questo a Roma c'è anche il Coni — dice sorridendo Franco Carraro —; questo non vogliamo metterlo fra i titoli di merito?». A Roma gioca la nazionale tennistica e non perde, poi va in trasferta e son dolori; Panatta uno e due sono romani, Barazzutti è cittadino di adozione, l'ex Zugarelli è romano al cento per cento. Persino nella scherma il campione più rappresentativo, Michele Maffei. è nato nella capitale. Probabilmente si potrebbe continuare ancora per parecchio, anche se di contro c'è la pessima situazione degli impianti sportivi, quelli dove tutti possono praticare lo sport. -A Roma ci sono l grandi centri sportivi per i campioni, mancano le attrezzature normali; i campetti, le palestre, le piscine di quartiere», dice l'assessore Rossi-Doria. Roma, comunque, è contenta cosi almeno in questo momento. I tifosi giallorossi sono convinti che questo sia l'anno dello scudetto . le premesse ci sono ad onta dello strapotere della Juventus. Guardano ora con un po' di diffidenza i loro nemici laziali che hanno ripreso quota, ma non se ne dispiacciono poi troppo perché in fondo è meglio tornare ai due derby stagionali invece che incontrarsi soltanto in Coppa. Gii altri, i laziali, pensano di sognare. Il presidente della società Gian Casoni, coinvolto nella polemica con Mazza circa la proprietà di Giordano; ha fatto ieri un proclama asserendo che mai la squadra verrà Indebolita con qualche vendita, ma, appena conquistata la promozione, si punterà subito in alto. Casoni elogia Clagluna ed elogia anche se stesso che ha saputo dare fiducia ad un tecnico tanto contestato. Quanto al basket il mago è stato individuato, ma non è né il funambolico playmaker Wright, né Hughes due metri ed oltre di oltre Oceano, o SolfrùV, identica altezza ma nostrano. Il mago è Valerio Bianchini, occhiali!- '. to professore, che del basket sa ogni cosa. Una buona tattica, uomini scelti fra 1 bravi con particolare attenzione per i ruoli, il Bancoroma diventa squadra da play-off, pur avendo a disposizione un palazzetto piuttosto misero. Il resto si vedrà per il maggior onere di Roma cap.tale. Giorgio Viglino