Psi, assestamento dopo il terremoto

Psi, assestamento dopo il terremoto I cambiamenti ai vertici Psi, assestamento dopo il terremoto II neo-eletto Daffara: «Il partito ne è uscito unitario» - Alessio: «E adesso staremo a vedere» Tra una decina di giorni si concluderà il terremoto 'del psi, incominciato venerdì notte con il cambio al vertice provinciale. Muterà l'assetto della segreteria cittadina, con il consigliere comunale, Franca Prest, al posto che era di Marziano Marzano, salito alla vicesegreterìa della federazione. Si fanno già anche 1 nomi dei più diretti collaboratori della Prest: saranno due vicesegretari: Sergio Enrietto (gruppo Salerno) e Giuseppe De Lodi, presidente di quartiere, vicino al sen. Bozzello. Sostituiranno la stessa Prest che dalla vicesegreteria passa alla guida del comitato torinese, e Filippo Parigi (gruppo Coda-Zabet) che avrà altri in-, carichi fra i petali del garofano. Ieri intanto per il neo-eletto, Giovanni Daffara, 56 anni (gruppo Coda), dirigente d'azienda in pensione, sposato e con una figlia, è stato il primo giorno di lavoro effettivo, dopo l'elezione e dopo il weekend. Daffara, al tavolo che sino a venerdì era di Alessio, vuol precisare: -Nessuno mi ha votato contro. Ci sono state astensioni, è vero, ma il partito ne è uscito unitario'. Poi parla di programmi: -Non sono mai state in discussione le linee politiche. Esse sono patrimonio del partito e non di singole persone. D'altronde l'autonomia nei confronti delle altre forse politiche non è nata né ieri, né oggi. Intendiamo quindi proseguire su que¬ sta strada con una presensa autonoma nelle giunte di sinistra (cfte non sono, in discussione) sviluppando in particolare il rapporto con i partiti laici.. Aggiunge: « Verrà potentato il contatto e il confronto con le forse sociali, economiche e sindacali, alla ricerca di un rapporto vero con la città'. C'è tuttavia chi parla di un riavvicinamento ai comunisti, dopo mesi di -vera autonomia'. -Chi afferma queste cose fa una valutazione sbagliata. Il psi vuole essere autonomo sia dal pei, sia dalla de, privilegiando comunque le giunte di sinistra'. E allora che cosa si rimprovera ad Alessio? Perché si è voluto cambiare il vertice di corso Palestro? -Ad Alessio rimproveriamo proprio niente. Ci sono state illasioni, interpretasioni forzate, ma è tutto semplice: Alessio si ì dimesso ed è stata eletta una nuova segreteria, che ora lavorerà per rilanciare il lavoro collegiale del garofano-. E Alessio che ne pensa? Dal suo ufficio di via Assarotti è caustico. Dice: -Se tutto deve cambiare perché nulla cambi, allora si è fatta troppa ginnastica. Se invece qualche cosa deve mutare, staremo a vedere, come e perché'. Quasi a di' re: per ora stiamo alla finestra, certo che se tutto andrà avanti come prima, non si capisce perché si è fatto tanto rumore. Giuseppe Sangiorgio