In caso d'intervento nel Golfo soldati tedeschi sostituiranno quelli americani in Germania? di Mario Ciriello

In caso d'intervento nel Golfo soldati tedeschi sostituiranno quelli americani in Germania? In caso d'intervento nel Golfo soldati tedeschi sostituiranno quelli americani in Germania? DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Circa 80 mila soldati tedeschi colmerebbero il vuoto che verrebbe lasciato in Germania dalla partenza di altrettanti soldati americani per un'area minacciata della cosiddetta Asia Sud-Occidentale, in altre parole, per il Golfo e le regioni contigue. E' un piano di Washington, e a Washington l'hanno discusso; nei giorni scorsi, i due ministri della Difesa, l'americano Weinberger e 11 tedesco Werner. Ma Bonn non è del tutto convinta, occorreranno altri negoziati, bilaterali e in seno alla Nato; il decollo' del progetto non sarà né celere' né facile. E' stata Die Welt ad annunciare il disegno, a stimolare reazioni e indiscrezioni. All'origine dell'idea c'è il tenace desiderio americano di accrescere la muscolatura di quella Rapid Deployment Force (forza di rapido intervento) che tante difficoltà ha incontrato e sta incontrando. Per aggirare alcuni ostacoli e per ottenere un «contributo concreto» di Bonn, nonostante il suo rifiuto di partecipare a qualsiasi operazione militare fuori dell'area Nato, il Pentagono avrebbe perfezionato quello che, a prima vista, si presenta come un intelligente compromesso. Esplode una crisi nel Golfp? Washington invia dall'America le sue unità aerotrasportate da combattimento, e dalla Germania reparti di artiglieria, del genio e di telecomunicazioni. Questi ultimi reparti verrebbero sostituiti, da tedeschi. . il numero è grosso. Secondo le informazioni raccolte dalla Welt, si parla appunto di 80 mila uomini, quasi tutti specialisti. D. fatto è che le forze, americane In Germania già dispongono di questi uomini, mentre la Bundeswehr tedesca, benché numericamente più corposa (gli statunitensi sono circa 250 mila, i militari di Bonn quasi mezzo milione), dovrebbe creare nuove unità e affrontare complessi problemi organizzativi. Sembra anche che questo ministero della Difesa abbia dubbi sulll'efficienza di uno schieramento armato che, In vari punti vitali, dovrebbe fare assegnamento su forze «integrate», con gli americani in prima linea e gli specialisti tedeschi alle spalle. . Per tutti questi motivi, il governo Kohl avrebbe già tracciato una sua controproposta. Perché la Nato non modifica i suoi piani in modo da affidare fin d'ora ai reparti da combattimento della Bundeswehr un maggior numero di «settori critici» nella zona centrale del fronte? Laddove convergerebbero quasi certamente le più potenti unità corazzate dell'Armata Rossa? Si avrebbero cosi'due vantaggi. La Rapid Deployment Force potrebbe essere irrobustita dagli americani anche con reparti di prima linea. E l'improvvisa partenza per il Golfo di tali reparti non accrescerebbe eccessivamente la vulnerabilità europea. Comunque, è tutto da vedere, tutto da discutere. Se ne comincerà a parlare fra una settimana al convegno di Bruxelles dei ministri della Difesa della Nato. E non è soltanto questione di uomini e di armi, ma anche oli soldi, I tedeschi sono più che disposti ad assistere organizzativamente gli americani, ma non vogliono innovazioni che appesantiscano le spese militari. Mario Ciriello

Persone citate: Kohl, Weinberger