Primo sì a Fanfani dai «cinque» Domani documento sull'economia

Primo sì a Fanfani dai «cinque» Domani documento sull'economia Dopo quello di ieri, giovedì nuovo vertice dell'ex maggioranza Primo sì a Fanfani dai «cinque» Domani documento sull'economia Il presidente del Consiglio designato si è impegnato a non toccare le linee tradizionali della politica estera, a non svalutare la lira, a non bloccare né prezzi né salari, a non intervenire d'autorità nella vertenza sul costo del lavoro, se non richiesto -11 pri sembra orientato a non entrare nel nuovo governo cui il pei può ritrovare una prospettiva oggi smarrita in un'opposizione senza sbocco e i sindacati uscire da un arroccamento senza domani. I prossimi giorni diranno da che parte ci si muove. E' sperabile nel senso di una coraggiosa e chiara politica di riequilibrio. In caso contrario meglio, assai meglio, le elezioni subito che una falsa intesa sia pure sotto l'egida del presidente del Senato. Non vogliamo, infine, credere alla voce, che corre insistente in ambienti molto bene informati della maggioranza, secondo cui il pegno del ritrovato accordo tra de e psi consisterebbe nel decreto di nomina del ragionier Di Donna nella giunta dell'Eni o aivertice del Banco di Roma che il neo-presidente del Consiglio firmerebbe appena entrato in carica. Se cosi fòsse vorrebbe dire che le cose stanno assai peggio di quanto i più disperati «calastrofisti» hanno osato pronosticare. Mario Plranl

Persone citate: Di Donna, Fanfani, Mario Plranl